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Storie di monaci, di monasteri e di libri sulle sponde del Mediterraneo. Convegno in memoria di Marilena Amerise

Si è tenuto sabato mattina presso il Salone degli Specchi del Castello ducale di Corigliano, il convegno in memoria di Marilena Amerise dal tema “Storie di Monaci, di Monasteri e di Libri sulle sponde del Mediterraneo”. Alla presenza di una numerosa platea, nonché dei genitori dell’indimenticata giovane coriglianese, si sono susseguiti gli interventi di illustri esponenti del panorama culturale locale e non. A moderare l’incontro è stato il prof. Giulio Iudicissa che in apertura ha commemorato la figura di Marilena Amerise attraverso ricordi personali di un rapporto alunno-docente molto vivace culturalmente, «un’alunna che a me resta cara, perché appassionata studiosa dai tragici greci alla commedia dantesca e a Seneca e che mi raggiungeva durante l’intervallo per disquisirne». Intervento commovente mirato a sottolineare la rarità di una giovane da sempre dedita allo studio e il cui ricordo resti esempio per le generazioni future.

A seguire ha preso la parola il Vicario Generale della Diocesi Rossano-Cariati che dopo aver portato i saluti di S.E. Mons. Maurizio Aloise ha introdotto il tema del monachesimo sottolineando la dimensione della ricerca costante di Dio attraverso la preghiera e il lavoro, tipico dei monaci così come la dimensione dell’ascolto e dell’accoglienza che possono essere considerati dei valori eterni.

In rappresentanza dell’Amministrazione Comunale, l’assessore alla cultura Alessia Alboresi si è detta «lieta di partecipare a questa giornata di studio perché il ricordo di Marilena Amerise coniugato a questa tematica così significativa per la nostra città le sarebbe sicuramente piaciuto e avrebbe apportato un significativo contributo alla tematica». Sicuramente una personalità di spicco di cui Corigliano-Rossano non può che andare fiera e il cui ricordo continuerà a vivere attraverso eventi del genere dedicati allo studio perché «era lo studio che caratterizzava Marilena e la definiva come persona in questo nostro mondo».

Si è aperta poi la parte dedicata all’approfondimento del tema attraverso le relazioni degli oratori, in primis la prof.ssa Emanuela Prinzivalli dell’Università “La Sapienza” di Roma che ha tracciato il monachesimo a partire dalle origini sottolineando come «il territorio sia stato fino all’XI secolo in mano bizantina. In realtà l’Impero Romano che proseguiva e i monaci avevano scambi strettissimi non solo con le altre regioni dell’Italia Meridionale ma anche con l’Oriente quindi, la cultura del territorio è intrisa di oriente e occidente, una cultura di una ricchezza straordinaria che i monaci hanno non solo preservato ma portato avanti».  A seguire, la relazione del prof. Alessandro Capone dell’Università del Salento che ha parlato nello specifico di manoscritti e di scambi culturali tra Rossano, Corigliano e il Salento. Una circolazione di manoscritti attraverso i monaci che ha unito Calabria e Puglia per tutto il periodo tardo-medioevale. Entrambi i territori accomunati in quel periodo dall’uso del greco-bizantino che ha permesso la circolazione di testi non solo religiosi ma anche di altro genere.

Il tavolo tecnico si è concluso poi con l’intervento della prof.ssa Lucinia Speciale dell’Università del Salento che ha parlato del Codex Purpureus di Rossano al cui restauro ha partecipato sin dalle prime fasi e che rappresenta la più antica traccia della presenza greca sul territorio.

A fare da collante tra il tavolo tecnico e la Premiazione dei giovani allievi dell’I.C. Erodoto è stata la Dirigente Scolastica Susanna Capalbo che ha esordito con una premessa importante in quanto «il nostro rapporto con Marilena Amerise nasce sin da quando la mamma Rosanna insegnava nel nostro Istituto; una maestra che ha contribuito alla creazione di una comunità educante lasciando un vivo ricordo tra colleghi, studenti e famiglie. Da qui l’intento di intitolare la Scuola a Marilena Amerise, giovane che ha dedicato la sua vita, seppur breve, allo studio e che deve rappresentare un faro per i nostri ragazzi». E, proprio nell’ottica di far conoscere ai ragazzi la personalità, la storia, la vita di Marilena Amerise è stato indetto un concorso dal titolo “Una vita per la Conoscenza. La Conoscenza per la vita” che ha inteso esplorare tre dimensioni: biografica, autobiografica e una più complessa dal tema “Le radici dell’Europa nello sviluppo del pensiero contemporaneo”. Le classi dell’Istituto si sono mobilitate per la partecipazione al Concorso, e la premiazione fatta in questa giornata è stata possibile grazie alla donazione dell’Associazione Marilena Amerise. Una giuria esterna ha visionato tutti i lavori e ha individuato delle classi vincitrici (3D, 4C, 4D Primaria e 2A Secondaria), che potranno utilizzare la cifra di 250 euro a classe in viaggi d’istruzione o per arricchire la biblioteca della classe. Ci sarà poi una premiazione social consistente nella diffusione dei lavori di tutte le classi partecipanti, attraverso i canali social della Scuola.

Un’iniziativa, quella del concorso che, da questo anno scolastico coinvolgerà anche altre scuola del territorio nell’intento di promuovere la conoscenza della vita e delle opere di Marilena Amerise.

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