Associazione Al suo secondo appuntamento, la 43ma stagione concertistica dell’Associazione Musicale “Maurizio Quintieri”, promossa in collaborazione con l’Amministrazione comunale, propone per venerdì 4 novembre, al Teatro “Rendano”, alle ore 20,30, un appuntamento da non perdere. E’ quello con Andrea Griminelli, considerato dalla critica come uno dei più grandi flautisti a livello internazionale.
Andrea Griminelli ha studiato con flautisti leggendari come Jean-Pierre Rampal e Sir James Galway, che lo ha definito “il più grande flautista salito alla ribalta della scena musicale da tanti anni”. Il suo debutto, a livello internazionale, avvenne dalla “porta principale” e risale al 1984 quando, venticinquenne, affiancò Luciano Pavarotti nel memorabile concerto al Madison Square Garden di New York. Con il grande tenore modenese, Griminelli intraprenderà poi un’intensa collaborazione anche negli anni successivi, nei concerti di Londra, nel 1990 (Hyde Park), al Central Park di New York, nel 1993, e, più avanti, alla Torre Eiffel di Parigi e nella Piazza Rossa di Mosca. Artista particolarmente eclettico, il flautista non ha disdegnato inoltre collaborazioni ed incursioni nel pop, nel jazz ed in altri territori musicali, con artisti del calibro di Elton John, James Taylor, Branford Marsalis e Ian Anderson, leader dei Jethro Tull. Ad una ricca produzione discografica e ad un’intensa attività concertistica, Andrea Griminelli affianca da sempre l’attività solistica sotto la guida dei più importanti direttori d’orchestra, come Carlo Maria Giulini, Zubin Metha, Georges Prêtre e Gustavo Dudamel.
Nel concerto del 4 novembre al Rendano sarà accompagnato dall’Accademia di Santa Sofia, una formazione di eccellenza, composta da 12 archi e clavicembalo, che affianca le più consolidate professionalità selezionate sul territorio italiano ai migliori talenti emergenti.
Quattro i brani in programma, che metteranno a confronto le due grandi scuole musicali barocche di Venezia e Napoli. Il concerto si apre con l’esecuzione della Sinfonia per archi e basso continuo in sol minore “La Serenissima” di Tommaso Albinoni. A seguire, il Concerto in mi minore di Saverio Mercadante, considerata a giusta ragione la composizione più famosa del musicista nato ad Altamura e che ancora oggi è una delle pagine più eseguite dai flautisti di tutto il mondo ed apprezzata per la sua ricca vena melodica ed il brillante virtuosismo.
La seconda parte del programma sarà aperta dal Concerto n. 8 in La maggiore, “La Pazzia”, di Francesco Durante, per archi e basso continuo, lavoro curioso e sorprendente, ricco di improvvisi cambiamenti di tempo e tempestosi passaggi. La conclusione del concerto è affidata alle pagine di Antonio Vivaldi con il famoso Concerto per flauto, archi e basso continuo in Re maggiore, opera 10 n. 3, “Il Gardellino”, nel quale lo strumento solista è spesso impegnato in una fitta serie di formule onomatopeiche.