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Medici cubani, Occhiuto risponde a Ferrara: “Nessuna violazione dei diritti umani o schiavitù, lavoreranno in massima libertà”

“L’europarlamentare grillina Laura Ferrara usa impropriamente il logo e la carta intestata del Parlamento europeo, mandando in giro letterine fumose, per fare lotta politica. Gli accordi transnazionali con organizzazioni mediche di altri Paesi e di Cuba in particolare non sono una novita’. Durante i mesi piu’ caldi della pandemia medici cubani arrivarono in Italia, accolti come eroi, per supportare i sistemi sanitari di Lombardia e Veneto, due delle Regioni in emergenza e piu’ colpite dal Covid”. Lo afferma in una nota Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.

“La sanita’ calabrese – prosegue – e’ strutturalmente in emergenza, purtroppo anche a causa della carenza di personale. Il mio governo aveva due possibili strade: chiudere ospedali e reparti o cercare in poco tempo una soluzione ponte per superare le difficolta’, in attesa che i concorsi – nei mesi scorsi ne abbiamo banditi tanti, a tempo indeterminato, e la maggior parte di questi sono andati deserti -, divenuti nel frattempo piu’ attrattivi, diano i risultati sperati e ci consentano di avere nuovi professionisti sanitari a disposizione. Abbiamo optato per la seconda strada: terremo ospedali e reparti aperti, e avremo momentaneamente la collaborazione dei medici di Cuba – Paese con una tradizione storica nelle discipline sanitarie – che non sottrarranno alcun posto di lavoro ai nostri operatori sanitari. L’accordo sottoscritto, stia tranquilla l’on. Ferrara, e’ stato studiato nei minimi dettagli e approfondito con l’ambasciata italiana a Cuba e con il Ministero della Salute: non ci sara’ alcuna violazione dei diritti umani, ne’ alcuna forma di schiavitu’. Anzi, questi professionisti saranno accolti, ospitati e integrati nel modo migliore possibile, e potranno agire e lavorare in massima liberta’. Nel frattempo, lo abbiamo ribadito ieri nel corso di una conferenza stampa alla Cittadella, la Regione sta andando avanti con le assunzioni, con le stabilizzazioni e con un nuovo sistema di incentivi economici per i nostri medici. Ci auguriamo presto di poter avere tanti giovani italiani e calabresi nei nostri ospedali. Nel frattempo c’e’ da gestire l’emergenza, lasciando da parte le polemiche sterili per concentrarsi sui fatti e sulle cose concrete. Una vita salvata, l’ho detto in piu’ d’una occasione, vale piu’ di mille polemiche”.

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