“E’ da tempo che il tema dell’Area Urbana e della Città Unica viene, spesso, utilizzato da alcuni ambienti della classe politica locale e cosentina come cartina di tornasole per avere una prima pagina sui quotidiani locali o peggio ancora come strumento per distrarre la cittadinanza e camuffare fallimenti politici ed amministrativi che date le condizioni in cui versa la Città sono, purtroppo, sotto gli occhi di tutti. Noi di Innova ribadiamo che il progetto di Città Unica, comprensiva esclusivamente dei comuni di Cosenza-Rende non sia attualmente percorribile per diversi aspetti, come, ad esempio, quello finanziario, dato l’enorme debito pubblico del capoluogo bruzio che andrebbe a gravare sulle tasche dei cittadini di Rende. Proprio per questo non possiamo che ribadire ancora una volta la nostra contrarietà ad un progetto di città unica vetusto e finanziariamente non praticabile, stessa cosa dicasi per eventuali referendum “a freddo” che innescherebbero sentimenti divisi.” Affermano i rappresentanti di Innova Rende.
“L’unica strada percorribile, che potrebbe realmente migliorare la qualità della vita dei cittadini dell’area urbana, non può che essere quella dell’Unione dei Servizi dei quattro maggiori comuni dell’Area Urbana ovvero Cosenza, Rende, Castrolibero e Montalto, partendo da sei pilastri: Trasporti, Rifiuti, pianificazione urbanistica, gestione Acqua, Energia e Cultura. Un’unione dei servizi di siffatta portata non solo è un percorso rapido e fattibile nel breve periodo, visto che sono già presenti gli strumenti legislativi nel TUEL per poterla realizzare, ma ridurrebbe i costi dei predetti servizi a carico degli utenti, creando le condizioni per migliorare concretamente e sin da subito la qualità della vita nell’Area Urbana. Agli imbonitori della Città Unica locali ed esterni, consigliamo di concentrarsi maggiormente sulle reali esigenze di una cittadinanza stremata da una situazione economica e sociale critica che ad autunno si prevede sarà ancor più calda. Di certo non sfugge che a Rende gli attuali amministratori non siano in grado di difendere e tutelare la nostra bella cittadina, sia dal punto di vista amministrativo visto il degrado in cui versano i quartieri e le contrade rendesi, per ultimo lo scempio degli alberi messo in atto recentemente; sia dal punto di vista istituzionale date le continue scorribande di cui è preda, incursioni politiche ed economiche che nulla hanno a che fare con l’interesse della Città.” Si continua a leggere.
“Proprio per questo siamo sempre più convinti e consapevoli che sia necessario stimolare la cittadinanza attiva rendese, le migliori forze e menti libere da condizionamenti economici e politici, che sono maggioranza in Città, nella messa in costruzione, attraverso un patto intergenerazionale, di una piattaforma politica e sociale che abbia alla base la discontinuità politica con l’attuale amministrazione, il rinnovamento nei metodi e nelle figure per la selezione della nuova classe dirigente, la tutela dell’ambiente e del suo importante patrimonio arboreo, l’incentivazione del merito e la tutela degli ultimi, per una Città che sia finalmente di tutti e non di pochi.” Concludono.