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Occhiuto-bis tra giunta e Consiglio: “Prima parlerò con i partiti, poi deciderò”. E sarà ancora commissario alla sanità calabrese

“Vedremo se nominare prima la giunta o aspettare l’insediamento del Consiglio regionale”.

Lo ha dichiarato Roberto Occhiuto, durante la sua proclamazione a presidente della Regione in Corte d’Appello a Catanzaro, a seguito delle verifiche dell’ufficio elettorale centrale.

Il governatore confermato è ora chiamato a formare la sua seconda giunta e ha in programma un incontro a Roma con gli esponenti nazionali dei partiti che lo sostengono.

“Qualche idea già ce l’ho, ma dovrò confrontarla con i partiti. Ci sono molte variabili da considerare: bisogna fare una giunta equilibrata sia per circoscrizione elettorale sia per composizione di genere. Prima parlerò con i partiti per capire le loro proposte e i candidati suggeriti. Finora ci sono stati solo brevi scambi telefonici per concordare gli appuntamenti”, ha spiegato Occhiuto.

Il governatore ha ricordato anche la regola del consigliere supplente, introdotta nella scorsa legislatura: “La maggior parte delle indicazioni dei partiti riguarderà consiglieri regionali. Se erano stati inseriti nelle liste, evidentemente avevano le qualità per essere candidati; dovranno dimostrare altrettante qualità per essere assessori”.

Occhiuto ha infine annunciato una prossima riorganizzazione della macchina burocratica regionale: “Credo già stasera o domani, grazie ai poteri monocratici, procederò all’organizzazione della Regione. Tutti i dirigenti generali decadranno e poi valuteremo chi confermare”.

Intanto, sarà presto nominato nuovamente quale commissario ad acta per il piano di rientro della sanità. Lo ha annunciato lo stesso Occhiuto a margine della cerimonia in Corte d’appello a Catanzaro. “Il Consiglio dei ministri – ha detto – ha inteso assegnarmi ancora temporaneamente i poteri da commissario per la sanità fino all’uscita dal commissariamento che mi auguro avvenga nelle prossime settimane. Quindi, sarò nella pienezza delle funzioni anche per ciò che riguarda il governo della sanità”.

Sulla questione dell’uscita dal commissariamento, il rieletto presidente della Regione ha chiarito che “il piano di rientro deve essere inviato a due organismi: alla Conferenza Stato Regioni e a un organismo specifico che lo deve esaminare. Questo organismo non era nemmeno costituito. La scorsa settimana in Conferenza delle Regioni ne abbiamo deliberato la costituzione, quindi bisognerà aspettare i fatidici trenta giorni. Siccome ho intenzione di procedere a una rivisitazione della governance anche delle aziende sanitarie – ha concluso – c’era la necessità che qualcuno firmasse e si assumesse questa responsabilità, quindi ho chiesto al governo di darmi questi poteri fintanto che non si uscirà dal commissariamento”.

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