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A Palazzo Murmura per un mondo migliore e una Vibo della rinascita

Ancora una volta musica nel centro storico e di quella profonda e affascinante che intenerisce i cuori e apre le menti alla speranza in un mondo migliore. E’ la Fondazione Murmura a donare alla sua città e ai suoi ospiti un evento musicale molto coinvolgente, il concerto del pianista Emanuele Savron che ha incantato tutti con le sue parole, ma soprattutto con le sue note e che si è svolto il 12 agosto nei giardini di Palazzo Murmura.
L’evento si è articolato in vari momenti: dopo la presentazione curata dall’ottima giornalista parlamentare Karen Sarlo, che si è gentilmente prestata alla causa, la presidente della Fondazione Maria Murmura Folino ha offerto agli spettatori il pregevole dono di un brano musicale, un difficile studio di Chopin apprezzato da tutti per i sui tecnicismi; poi il pianoforte è stato polarizzato per più di un’ora dal Maestro Savron, muscista triestino che vanta, nonostante la sua giovane età (26 anni), un curriculum molto prestigioso e collaborazioni con importanti artisti e teatri di tutto il mondo.
Savron ha eseguito brani bellissimi che hanno riscosso un grande successo tra il pubblico: la Sonata op. 27 n. 2 di Beethoven “Al chiaro di luna”, la Ballata op. 23 n. 2 di Chopin, il Clair de Lune di Debussy, due preludi di Rachmaninov (op. 3 n. 2 e op. 32 n. 12) e due composizioni di Liszt (Venezia e Napoli – Supplément aux Années de Pèlerinage II (Italie), S.162: Gondoliera, Canzone,Tarantella e La Campanella); infine, un bellissimo bis sulle note di Morricone e del film Nuovo cinema paradiso. Savron si è distinto non solo per la sua grande tecnica e la sua vivace capacità espressiva, ma anche per aver saputo presentare con scioltezza e delicatezza i brani eseguiti. A seguire un piccolo buffet a base di prodotti tipici organizzato dalla Fondazione.
A rendere ancora più suggestivo l’evento è stata la cornice in cui tutto si è svolto gli incantevoli giardini di Palazzo Murmura, illuminati per l’occasione ed oggetto nel 2024 di un restauro conservativo reso possibile grazie ad un PNNR.
Presente all’evento un pubblico molto numeroso, attento e, soprattutto, variegato composto anche da numerosi giovani (molti dei quali per la prima volta si approcciavano alla musica classica), dagli appassionati e dagli esperti del settore musicale in un tripudio di note e di gioia condivisa perché la musica e l’arte salveranno il mondo. Particolarmente gradita è stata la partecipazione del primo cittadino di Vibo Valentia, il Dott. Enzo Romeo che è intervenuto insieme alla sua consorte Assunta Achille. La Fondazione Murmura e la famiglia Murmura, devono a lui, alla sua giunta e al presidente del consiglio comunale Antonio Ianello l’intitolazione dello spazio antistante il Palazzo Murmura al Senatore Antonino Murmura che dal 30 giugno si chiama infatti, Largo Senatore Antonino Murmura. Tutto questo, però, non sarebbe avvenuto senza l’impegno fattivo e costante dell’Associazione Ali di Vibonesità nelle persone del suo Presidente Dott. Giuseppe Sarlo e del suo socio fondatore Nicola Barbuto; merito di questi ultimi è stata anche la trasformazione del Largo Senatore Antonino Murmura in un’area pedonale di grande respiro e bellezza che si offre ai cittadini come luogo di socialità e condivisione.
Tutti noi vibonesi attenti speriamo che da questi eventi e da questi momenti di condivisione dell’arte e della bellezza possa ripartire la rinascita della nostra città per far in modo che essa ritorni ad essere quel celebrato “giardino sul mare” dei tempi passati e una meta attrattiva per un turismo di qualità che potrà fare la differenza e traghettare la città in contesti internazionali come la vicina Tropea.

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