“Il ministro delle Infrastrutture Salvini non ha risposto, nell’Aula del Senato, alla nostra interrogazione in cui gli chiedevamo conto di una Relazione sismica presentata dalla societa’ Ponte sullo Stretto alla Commissione di Via attribuita all’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, che invece ne ha smentito la paternita’. La Relazione si e’ poi rivelata essere di due collaboratori dello stesso istituto. Dunque la societa’ Ponte sullo Stretto ha presentato un documento falso, sul quale il ministro ha deciso di non rispondere, nell’Aula del Senato”. Lo dice il senatore Nicola Irto, capogruppo del Pd nella Commissione Ambiente, energia, lavori pubblici.
“Alla questione del rischio sismico del Ponte sullo Stretto – continua Irto – attestata anche dal ministero dell’Ambiente, dall’Ispra e dalla Commissione per la Valutazione dell’Impatto ambientale, che ha approvato il progetto del Ponte previa ottemperanza di 62 prescrizioni, si aggiungono i temi della sostenibilita’ economica e ambientale del Ponte. Ieri e’ stato presentato il Piano strategico delle ferrovie dello Stato, nel quale il Ponte non viene menzionato. Per l’illusione del Ponte sullo Stretto, il ministro Salvini ha bloccato 1,6 miliardi dei fondi di coesione delle regioni Calabria e Sicilia, risorse che dovevano servire per gli asili nido, per l’istruzione, per la digitalizzazione, per la mobilita’. Non solo: sono stati bloccati i progetti dell’alta velocita’ in Calabria e Sicilia e anche il rifacimento della Taranto-Reggio Calabria, nota come strada delle morte, e’ stato sacrificato. Ogni giorno il ministro Salvini da’ la colpa a qualcuno rispetto alle sue responsabilita’: un giorno e’ un chiodo, un giorno e’ Tajani. Ma l’illusione del Ponte e il suo costo sociale per le regioni del Sud e’ una responsabilita’ tutta sua”.