“L’istituzione di aree protette di interesse regionale rappresenta uno strumento normativo importante per favorire la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio naturalistico, paesaggistico, storico e culturale del territorio calabrese ed offrire, al contempo, opportunità preziose di sviluppo per tutta la CALABRIA”. Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Antonio Montuoro. “Un percorso che ha preso avvio lo scorso anno – prosegue – con l’approvazione della legge quadro, di cui sono stato primo firmatario, dedicata alla materia delle aree protette e del sistema regionale della biodiversità. Definita la cornice generale, che regolamenta gli interventi in tema di gestione sostenibile delle risorse ambientali e di conservazione di tutte le specie animali e vegetali e dei loro patrimoni genetici, negli ultimi mesi ho portato avanti, assieme ad altri colleghi consiglieri, diverse proposte di legge per l’istituzione di aree protette sul territorio calabrese. Un elenco che non può non partire, in quanto trattasi del capoluogo di regione, dalla riserva naturale regionale delle ‘Dune di Giovino’ del comune di Catanzaro. Su proposta sottoscritta, congiuntamente, con il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, è stato, finalmente, sancito il riconoscimento formale di un ecosistema dunale di grande valenza naturalistica, unico nel suo genere, sia per le specie botaniche endemiche e rare presenti sia per le specie faunistiche”. “La legge regionale persegue, quindi, l’obiettivo – dice ancora Montuoro – di garantire la tutela e la salvaguardia delle Dune, così come la valorizzazione di tutta la fascia costiera su cui verte la pineta di Giovino, unico polmone verde a sud della città di Catanzaro. L’istituzione di un’area naturalistica della pineta e delle Dune di Giovino potrebbe, al contempo, costituire una risorsa economica non trascurabile per l’intera città, dimostrando che è possibile fare economia attorno al capitale ambientale senza deturparlo. Il percorso normativo istitutivo di aree protette regionali è ben più ampio e riguarda, su mia proposta, anche le grotte rupestri di Verzino e del Nasari di Belcastro. Un impegno su questo tema, partito fin dallo scorso anno, che ha portato, oltre all’istituzione di alcune riserve naturali molto strategiche, anche all’approvazione del testo di legge mirato a tutelare e valorizzare gli alberi monumentali e la flora spontanea autoctona della CALABRIA. Le riserve naturali regionali se opportunamente gestite, nel rispetto del principio della sostenibilità ambientale, consentiranno agli enti gestori l’attuazione di politiche e l’adozione di strumenti di promozione del territorio in un’ottica di rilancio e valorizzazione del patrimonio naturale della CALABRIA. Così facendo, si potrà non solo accedere alla dotazione finanziaria messa a disposizione dalla Regione CALABRIA, ma anche, e soprattutto, porre le basi per un’attenta programmazione sui territori, volta ad intercettare risorse provenienti dall’Europa e dai Ministeri competenti destinate all’obiettivo specifico di salvaguardare la biodiversità e le aree protette”.