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30 anni fa la morte di Nicholas Green

“La Calabria non ha mai dimenticato l’esempio del piccolo Nicholas e il gesto d’amore dei suoi genitori, che rappresentano il faro guida nella costante ricerca di riscatto della nostra regione e di tutti i calabresi onesti”. Così la Garante Regionale della Salute, Anna Maria Stanganelli, intervenendo alla tre giorni del Congresso Internazionale “Donarte” sulla donazione degli organi, in corso a Messina, in concomitanza con il trentennale della scomparsa di Nicholas Green, prematuramente strappato alla vita il 29 settembre 1994 da mani criminali, mentre, in vacanza in Italia con i suoi genitori, attraversava in auto la Salerno-Reggio Calabria, colpito mortalmente da un proiettile in un tentativo di rapina nei pressi dello svincolo di Mileto.

Alla giornata di apertura della manifestazione organizzata dall’Università degli studi di Messina sono intervenuti, moderati dalla prof.ssa Mazzeo, oltre alla Garante Stanganelli e ai genitori di Nicholas, Reginald e Maggie, tra gli altri, il Sindaco di Messina, Federico Basile; il Vescovo, S.E. Cesare Di Pietro; il direttore dell’U.O. di Terapia Intensiva dell’AOU G. Martino di Messina, prof. Antonio David; il Direttore Generale del Centro Nazionale Trapianti, dr. Giuseppe Feltrin; il prof. Deepak Gupta, ordinario di neurochirurgia dell’All India Institute of Medical Sciences e JPN Apex Trauma Centre di New Delhi; il prof. Eugenio Cucinotta, Prorettore Vicario, che ha portato i saluti dell’Università e dell’Azienda Ospedaliera Universitaria G. Martino, dove il 1. ottobre del ’94 sono stati espiantati gli organi del piccolo bambino americano.

Stanganelli, rivolgendosi al tavolo dei relatori e all’ampia platea dell’aula magna del rettorato, dopo aver illustrato compiti e funzioni del Garante della Salute, figura istituita per la prima volta in Calabria e che è divenuta riferimento istituzionale per cittadini, associazioni e personale medico in tema di assistenza sanitaria e socio – sanitaria, si è soffermata sull’importanza della donazione, tema sul quale è fondamentale sensibilizzare soprattutto i giovani, attraverso iniziative mirate. A tal proposito, la Garante ha ricordato che nella regione Calabria, dopo il sacrificio di Nicholas, numeri e dati testimoniano come in ambito donazione, molto è stato fatto, ma molto ancora c’è da fare. Proprio per questo motivo, Stanganelli ha comunicato che in occasione di un prossimo evento che si terrà in Consiglio Regionale, al quale prenderanno parte i coniugi Green e il direttore del Centro Nazionale Trapianti, verrà istituito un concorso di idee e progetti rivolto agli studenti degli istituti superiori calabresi, in ricordo di Nicholas, sulla cultura del dono e sul contrasto ad ogni forma di illegalità.

A margine del suo intervento, Stanganelli ha consegnato a Reginald e Maggie Green, una targa per commemorare il ricordo di Nicholas, divenuto negli anni bambino simbolo del dono. “A trent’anni dalla sua tragica scomparsa, il ricordo di Nicholas – si legge nelle motivazioni – vive ancora nei cuori di chi ha ricevuto il suo dono. Attraverso la generosità della sua famiglia – si continua a leggere nella targa – la sua breve vita ha acceso una luce di speranza per molti. Simbolo eterno di amore, altruismo e solidarietà, la sua storia ha ispirato milioni di persone a credere nel potere della vita che si rinnova attraverso la donazione degli organi. Il suo sacrificio – è questa la chiosa finale – ha cambiato il mondo, la sua memoria continuerà a farlo”.

Stanganelli non ha nascosto la propria emozione e l’orgoglio di poter stringere le mani dei genitori di Nicholas e rappresentare in questa giornata speciale l’intera Calabria. “Oggi – ha evidenziato la Garante – si stringono idealmente ai genitori di Nicholas tutti i calabresi onesti, coloro che credono che un cambiamento per la nostra terra sia possibile, esercitando semplicemente il proprio dovere. Un filo sottile lega Calabria e Sicilia, due regioni meravigliose che storicamente dalle ceneri del dolore per atroci ed efferati delitti, hanno saputo far rinascere il seme della speranza, legame che si rafforza attraverso il volto di questo bambino, il cui sorriso rimarrà sempre scolpito nel cuore di tutti noi”. 

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