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Reggina, avvio bruciante contro la Vibonese: 2-0 ed ok in Coppa. Dall’Oglio presente in tribuna

di Paolo Ficara – La stagione 2024/25 inizia con il piede giusto per la Reggina. Nel 1° turno di Coppa Italia Dilettanti, gli amaranto piegano la Vibonese con il punteggio di 2-0 al “Granillo”. Un’autorete di Checa ed un acuto di Barranco determinano il risultato, già dopo pochi minuti. Impianto con la sola tribuna ovest agibile: tifo organizzato in protesta, che si è fatto sentire da via Alaimo per tutto il primo tempo.

Il tecnico Rosario Pergolizzi schiera la Reggina con un 3-5-1-1. Lumia (2004) in porta; Mariano (2005), Adejo e Bonacchi centrali; Giuliodori (2004), Forciniti (2006), Ba, Barillà e Porcino a centrocampo; Ragusa a sostegno di Barranco nel reparto avanzato. Ben quattro under, dunque. Facciolo, mister della Vibonese, si contrappone con un 4-2-3-1.

In avvio, la difesa ospite è ancora in infradito. Già al 1′, un traversone di Porcino viene raccolto sul versante opposto da Giuliodori: destro forse indirizzato verso l’angolo ad incrociare, ma una netta deviazione del centrale Checa spiazza il proprio portiere ed è 1-0. La Reggina mostra già una buonissima condizione atletica, frutto di un ritiro iniziato in ampio anticipo rispetto alla data di avvio stagionale.

Ragusa, apparso superiore tecnicamente anche se non a proprio agio con lo schieramento, serve a Barranco il pallone del 2-0 già al 4′: maglie larghe della Vibonese, l’argentino va in profondità e piazza nell’angolino basso senza opposizione.

Gli ospiti colgono due traverse, con due ragazzi che lo stadio “Granillo” lo hanno sicuramente frequentato in passato, per motivi diversi. Uno è Giovanni Aronica, figlio d’arte e buon mediano d’inserimento: il Giugliano lo ha prestato alla Vibonese, è un 2004 con struttura interessante e passo da categoria superiore. L’altro è Tommy Squillace, classe ’89 e capitano della Reggina Primavera durante gli ultimi anni di Serie A.

Presenti in tribuna due ex amaranto, di cui uno sicuramente graditissimo. Ci riferiamo a Totò Aronica, allenatore del Trapani Primavera, venuto a seguire il figlio: il suo nome è impresso a fuoco su qualche pagina di storia, avendo indossato la maglia della Reggina in Serie A, B e C e vincendo un paio di derby dello Stretto dal lato giusto. L’altro è Jacopo Dall’Oglio, in predicato di tornare a Reggio per avvicinarsi anche lui a casa (è di Milazzo).

Tra una settimana, la Reggina esordirà in Serie D in casa dell’Igea Virtus, a Barcellona Pozzo di Gotto, e sarà chiamata a confermare le buone indicazioni – soprattutto in termini atletici – emerse in Coppa. Allo stadio non si è visto il patron Nino Ballarino.

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