Finalmente, a seguito dell’intervento dell’Antitrust, che ha irrogato pesanti sanzioni ai gestori di energia elettrica e gas, sono iniziati i rimborsi per gli aumenti unilaterali ed illegittimi effettuati dalle stesse.
Infatti, nonostante l’intervento del Governo, alcune compagnie tra le quali Enel Energia, Eni Plenitude, Acea Energia, Iberdrola Clienti Italia, Dolomiti Energia e Edison Energia, inviarono comunque nel 2022 ai propri clienti alcune comunicazioni, con le quali proponevano delle modifiche tariffarie ai servizi offerti, con conseguente aumento del costo delle bollette.
Il Governo, al fine di calmierare i prezzi, con l’art. 3 del “Decreto Aiuti bis” (d.l. 115/2022), introdusse il divieto di effettuare aumenti unilaterali dei prezzi per la fornitura di energia elettrica e gas, a partire dal 10 agosto 2022 fino al 30 giugno 2023.
Il suddetto decreto prevedeva la sospensione dell’efficacia di eventuali clausole contrattuali, che consentissero alle imprese impegnate nell’erogazione di energia elettrica e gas di procedere a modifiche unilaterali delle condizioni generali di contratto. Inoltre, il decreto-legge considera come inefficaci i preavvisi comunicati per le dette modifiche unilaterali prima della data di entrata in vigore del medesimo decreto.
Ebbene, nel 2023 l’Antitrust ha sanzionato tali aziende per la condotta citata, con una sanzione complessiva di oltre 15 milioni di euro. Secondo l’AGCM, infatti, le compagnie di gas ed energia elettrica avevano adottato pratiche commerciali particolarmente aggressive, attraverso le quali erano riuscite a spingere i consumatori ad accettare modifiche unilaterali dei contratti, che però determinavano un notevole incremento dei costi per l’erogazione dei servizi.
Tale condotta, ovviamente, contrastava in pieno con le previsioni di cui all’art. 3 del d.l. 115/2022, c.d. “Decreto Aiuti bis”.
L’Authority ha accolto in pieno gli esposti dell’Unione Nazionale Consumatori e le tesi che abbiamo sostenuto fin dall’inizio: il preavviso di 90 giorni era obbligatorio; quindi, tutte le comunicazioni mandate ai consumatori a partire dal 1° maggio 2022 erano inefficaci e la variazione contrattuale, con il conseguente rincaro, illegittimo, in violazione dell’art..3 del decreto-legge 9 agosto 2022, n. 115, poi convertito dalla Legge n. 142 del 21-09-2022».
Ci auguriamo, conclude l’Avv. Saverio Cuoco, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori Calabria, che con la cessazione del mercato tutelato e il passaggio al mercato libero, non si veda un proliferare di pratiche commerciali scorrette. Vigileremo sul mercato in maniera costante e continueremo ad inviare segnalazioni all’autorità garante, essendo sicuri che continuerà, come ora e meglio di ora, a vigilare e a sanzionare comportamenti scorretti.