“La circostanza che Nicola Irto sia stato l’unico senatore calabrese a prendere la parola sul Ddl Calderoli incentrato sull’autonomia differenziata la dice lunga sul dissennato assoggettamento del centrodestra rispetto ad un provvedimento che, di fatto, porta a compimento la scellerata scelta di aumentare ulteriormente le distanze, con effetti catastrofici facilmente prevedibili su ambiti delicatissimi, a partire dalla sanità e dalla scuola pubblica”.
E’ quanto afferma Luigi Tassone, dirigente ed già consigliere regionale del Partito Democratico.
“La resistenza istituzionale del senatore Irto – prosegue – andrebbe sostenuta con maggiore determinazione da tutti coloro i quali, al di là dell’appartenenza politica, hanno a cuore le sorti del Mezzogiorno e della Calabria. E’ evidente che il modello Calderoli di autonomia differenziata incrementa i divari territoriali già esistenti: la pseudo-riforma – osserva ancora Tassone – prevede un Paese diviso e iniquo e il conto per il Sud rischia di essere davvero salato. Occorre resistenza, nel rispetto dei principi sanciti dalla nostra Costituzione e che questa destra al Governo vorrebbe calpestare e nell’interesse esclusivo della nostra terra che, come ricordato dal nostro segretario regionale, negli ultimi 16 anni ha visto partire e perso quasi un milione di giovani, un quarto dei quali laureati”.