L’assessore Gianluca Gallo, a nome della Giunta regionale, ha espresso solidarietà al presidente della Giunta Roberto Occhiuto. “Non è un’azione di strumentalizzazione – ha detto il titolare dell’agricoltura nel corso del Consiglio regionale – perché in questo momento la visibilità e l’evidenza del Presidente Occhiuto non hanno bisogno di essere ulteriormente sfruttate”.
Nel sottolineare il perseverare di episodi criminosi sul territorio calabrese “perpetrati o colposamente, o dolosamente”, Gallo ha voluto rimarcare i passi in avanti fatti dal presidente Occhiuto sul fronte della prevenzione degli incendi. “Sono certo che tutti siano solidali con il presidente Occhiuto, non come vittima di un incendio doloso, colposo, che sia, la Giunta, il Consiglio regionale, e la coralità del popolo calabrese. È un gesto compiuto nei confronti di tutti i calabresi che ancora sono colpiti da incendi.
Noi – ha ancora detto Gallo – dobbiamo fare in modo che la Regione si segnali alla comunità nazionale come Regione virtuosa, come Regione in controtendenza rispetto al dato nazionale. Dobbiamo essere i migliori in assoluto, dimostrando che la civiltà del popolo calabrese è una civiltà superiore e maggiore e non teme quei pochi che ancora continuano a non capire che in questa regione è cambiata la musica”. Solidarietà e vicinanza al presidente Occhiuto per l’attentato intimidatorio subito è stata espressa dai rappresentanti di tutti i gruppi consiliari, di maggioranza e di opposizione. Ha aperto gli interventi Domenico Bevacqua (Pd) definendo “doveroso” esprimere solidarietà al presidente della Giunta, “per quest’atto solo dovuto alla stupidità umana”. Ferdinando Laghi (Lista De Magistris), ha parlato di “sentimento che non può che accomunare i consiglieri che lavorano in quest’Aula”.
Antonio Lo Schiavo (Misto) nel manifestare il suo sgomento per l’azione perpretata nei confronti di Occhiuto ha definito quello degli incendi un problema ancora prioritario per la Calabria. Per la maggioranza solidarietà e vicinanza è stata espressa da Pasqualina Straface (FI), Giuseppe Gelardi (Lega), Giacomo Pietro Crinò (Forza Azzurri), Giuseppe Neri (FdI), Francesco De Nisi (Coraggio Italia), Michele Comito (FI). Ha chiuso gli interventi Raffaele Mammoliti, che ha inivitato a distinguere l’atto compiuto nei confronti di Occhiuto e la sua famiglia, che va condannato e stigmatizzato, dalla campagna antincendi che per quanto utile e positiva “è portata avanti solo sul versante dello spegnimento, piuttosto che su quello della prevenzione con il presidio del territorio e maggiori risorse umane”.