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Caulonia, l’affresco Bizantino si colora di verde per la XVI giornata nazionale sulla Sla

L’affresco Bizantino di Caulonia Centro è stato illuminato di verde, colore simbolo della speranza, nell’ambito dell’iniziativa denominata “Coloriamo l’Italia di verde”, in occasione della XVI giornata nazionale sulla Sla, alla quale ha aderito l’Amministrazione Comunale di Caulonia. La giornata è stata promossa dall’Aisla, l’associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica, sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica Italiana e dell’Anci.

«Anche noi abbiamo voluto aderire a questa giornata nazionale e illuminare di verde un monumento cittadino quale segno di speranza affinché si possa trovare al più presto una cura per sconfiggere la Sla, una malattia neurodegenerativa che provoca una paralisi progressiva dei muscoli volontari», ha dichiarato Agnese Panetta, delegata alla Pubblica Istruzione e al Centro Storico del Comune di Caulonia, che ha aggiunto: «Siamo accanto a tutte le famiglie che quotidianamente assistono i propri cari e attendono che sia trovata una cura definitiva».

«L’Amministrazione di Caulonia ha ritenuto doveroso contribuire, al pari di altre istituzioni locali e nazionali, a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di proseguire la ricerca scientifica e contribuire a dare la possibilità di accedere a cure sanitarie certe», ha proseguito la consigliera Agnese Panetta che ha così concluso: «Abbiamo scelto l’affresco Bizantino quale monumento rappresentativo di Caulonia per un evento così importante richiamandoci alle parole di Papa Francesco, che in occasione della LIV Giornata della Pace, ha posto al centro del suo messaggio la cultura della cura come percorso di pace “quale impegno comune, solidale e partecipativo per proteggere e promuovere la dignità e il bene di tutti, quale disposizione ad interessarsi, a prestare attenzione, alla compassione, alla riconciliazione e alla guarigione, al rispetto mutuo e all’accoglienza reciproca, costituisce una via privilegiata per la costruzione della pace”».

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