“Il sindaco Nicola Fiorita non capisce ciò che stiamo spiegando alla cittadinanza o fa finta di non capire? A fronte del primo anno di esperienza della Giunta Fiorita-Pd, da qualche settimana targata anche Talerico (commissario regionale del partito di centrodestra Noi con l’Italia), la nostra azione politica mira a contestare le vere “fake news” date in pasto all’opinione pubblica. Sgombriamo subito il campo da una visione tecnico-burocratica della politica dietro la quale, sollevando di volta in volta interpretazioni di norme o ipotesi di giurisprudenza più o meno consolidate, Fiorita e i suoi pochi tifosi si nascondono per evitare di affrontare giudizi politici. Noi ci appelleremo al Prefetto e seguiremo gli iter di legge per completare, quando lo riterremo opportuno, le nostre osservazioni di natura giuridico-burocratica. Ma ora ci interessa parlare di politica e porre questioni di natura prettamente politica, toccando il campo dell’etica dei comportamenti tanto sbandierata, a parole, da “Cambiavento”. Quando si ragiona in termini politici ci si confronta con concetti quali opportunità, eticità, sostenibilità e giustizia sociale, coerenza, trasparenza, che non necessariamente possono e devono essere declinati con i Codici, le Leggi e i Decreti in mano. Fiorita e i suoi pochi aficionados devono comprendere che un atto amministrativo può essere o apparire formalmente corretto sul piano legale, ma non necessariamente lo è su quello etico-politico e dell’opportunità politica.
Partiamo dal caso che ha riguardato Alberto Carpino, docente dell’Istituto Agrario di Catanzaro e da qualche giorno consigliere comunale. Carpino ha ottenuto dal sindaco Fiorita e dalla sua Giunta l’affidamento retribuito (circa 25mila euro) dell’incarico di direzione dei lavori del campo di gioco dello Stadio Nicola Ceravolo. Il Sindaco e la sua Giunta, alzando le barriere della correttezza burocratico-amministrativo, hanno gridato: è tutto regolare! Ma si sono posti, al contempo, domande di natura politica ed etico-politica, tanto da poter ragionare pubblicamente in termini di opportunità delle decisioni in una città devastata dalla disoccupazione, dal precariato e da record negativi in campo macroeconomico? Poniamo delle domande, in modo da accendere i fari sul modo in cui il presunto sindaco del “Cambiavento” sta indirizzando la propria azione di governo. È vero o no che Alberto Carpino è uno dei migliori amici del sindaco Fiorita ed ha fatto parte del gruppo politico ristretto che ha sostenuto lo stesso Fiorita nella sua candidatura a sindaco? È vero o no che Alberto Carpino si è candidato al Comune in una delle liste di sostegno al sindaco Fiorita, peraltro quelle di diretta promanazione? È vero o no che Alberto Carpino, al momento del conferimento dell’incarico, risultava primo dei non eletti con probabile vicino ingresso nel Consiglio comunale, cosa del resto accaduta a poche ore di distanza dal completamento dei lavori al “Ceravolo”? È vero o no che Alberto Carpino, pur essendo un agronomo, non può essere considerato un ultra specializzato in campi di calcio e in manti erbosi da destinare a strutture sportive? È vero o no che Alberto Carpino è un tecnico agronomo, con gli stessi requisiti e diritti di tanti altri iscritti all’Ordine degli Agronomi di Catanzaro e della Calabria? Nelle sue esternazioni, anche social, Alberto Carpino, che pur avrebbe dovuto vestire il ruolo asettico di tecnico, peraltro retribuito con fondi provenienti dalla Regione Calabria, non ha esaltato la “nuova” fase politica avviata da Fiorita? Fatte queste domande, il sindaco Fiorita e “Cambiavento” hanno il coraggio politico di affermare che l’affidamento di questo incarico rientra nella visione di radicale cambiamento e di inversione di tendenza rispetto al passato tanto sbandierata e proposta agli elettori come carattere distintivo? Non ritengono, Fiorita e “Cambiavento”, che questo modo di fare legittimerà chiunque, in futuro, a comportarsi nello stesso modo? Queste, caro Sindaco Fiorita, sono domande politiche, a prescindere dai formalismi burocratico-giuridici che possono anche essere legittimi a norma di legge.
Andiamo avanti e parliamo del caso dell’assessore comunale ai Lavori Pubblici, Raffaele Scalise? La storia della Città di Catanzaro è stata costellata di scandali, inchieste giudiziarie e polemiche infinite sui temi dell’Urbanistica e dei Lavori Pubblici. Invitiamo anche in questo caso il sindaco Fiorita e “Cambiavento” a ragionare in termini politici, senza per carità voler inserire il caso Scalise in questa grigia e documentata tradizione del capoluogo catanzarese. Cominciamo con le domande. È stato legittimo, da parte dell’opposizione, chiedere all’assessore Scalise se, in quanto professionista, avesse degli incarichi professionali in atto relativi al territorio del comune di Catanzaro, considerando peraltro che al momento del suo insediamento ha dovuto, come tutti, firmare un’autodichiarazione sull’assenza di incompatibilità? È e sarà legittimo chiedere all’assessore Scalise se, lavorando in associazione con altri ingegneri, le sue attività professionali o quelle di suoi colleghi abbiano interessi, per quanto legittimi, sul territorio del Comune di Catanzaro? È legittimo chiedere all’assessore Scalise perché, scoppiata la polemica, ha ritenuto di dimettersi dall’incarico del Galluppi? È legittimo chiedere all’assessore Scalise se ha mai smentito l’intervista rilasciata al giornale online “Catanzaro Informa” nella quale, in un virgolettato, egli stesso dichiarava di essere direttore dei lavori per l’importante opera del serbatoio di acqua potabile a Catanzaro Lido? Ha o no diritto l’opposizione, in una città in cui tante figure professionali combattono quotidianamente con le difficoltà generate da una crisi spaventosa, di chiedere al sindaco Fiorita e a “Cambiavento” la massima trasparenza politica possibile sul conferimento di incarichi, più di quanto non prevedano le stesse norme e gli stessi regolamenti? Quanti incarichi professionali e per quali importi sono ancora da assegnare?
Dalla maggioranza Fiorita-Pd-Talerico pretendiamo risposte politiche e massima coerenza con i princìpi sbandierati in campagna elettorale”.
Così, in una nota, il gruppo Lega di Catanzaro.