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Open Arms, assoluzione definitiva di Salvini. La Lega esulta: “Difendere i confini non è un reato”

La Corte di Cassazione ha posto definitivamente fine al processo nei confronti di Matteo Salvini, sancendo la sua piena assoluzione nella vicenda Open Arms. Una decisione che, per la Lega, chiude una lunga stagione di polemiche giudiziarie e politiche, riaffermando un principio chiaro: difendere i confini nazionali e agire nell’interesse del Paese, nel solco di un mandato elettorale, non costituisce reato.

Sulla sentenza interviene il deputato e vicecapogruppo della Lega Domenico Furgiuele, che sottolinea come la Cassazione abbia escluso in modo netto qualsiasi ipotesi di sequestro o abuso. «Nessun reato, solo una scelta politica legittima – dichiara –. Chi ha tentato di colpire Salvini utilizzando i tribunali come una clava oggi perde ancora una volta. Difendere i confini non è un crimine, così come non lo è governare nell’interesse nazionale forti di un mandato popolare».

Soddisfazione anche dalla senatrice calabrese della Lega Tilde Minasi, capogruppo in Commissione Trasporti al Senato, che parla di «una vittoria della verità e della giustizia». «Ringrazio Matteo Salvini per il lavoro svolto e per il coraggio dimostrato nel difendere i confini dell’Italia e le coste della Calabria – afferma –. La sentenza della Cassazione conferma che tutelare la sicurezza dei cittadini è un dovere istituzionale che Salvini ha esercitato con coerenza durante la sua esperienza al Viminale. La Lega continuerà, a testa alta, nella difesa del territorio e nel contrasto all’immigrazione clandestina».

Sulla stessa linea il commissario della Lega Calabria Filippo Mancuso, che ha appreso «con soddisfazione la notizia della definitiva assoluzione da tutte le accuse mosse nei confronti del vicepremier Matteo Salvini». Per Mancuso, «la pronuncia della Cassazione non lascia alcun margine di dubbio: Salvini ha agito nel pieno rispetto del suo ruolo di ministro della Repubblica, dando attuazione al programma di governo per la messa in sicurezza dei confini italiani e operando nel rispetto delle leggi». Una vicenda che, conclude, «si trascinava da anni ed è stata inutilmente strumentalizzata dagli avversari della Lega e del centrodestra, e che oggi può dirsi definitivamente chiusa».

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