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Autonomia differenziata, il premier Meloni: “Puntiamo a costruire Italia più unita, superando i divari”

“Con il disegno di legge quadro sull’Autonomia puntiamo a costruire un’Italia più unita, più forte e più coesa. Il Governo avvia un percorso per superare i divari che oggi esistono tra i territori e garantire a tutti i cittadini, e in ogni parte d’Italia, gli stessi diritti e lo stesso livello di servizi”. Lo ha dichiara la premier Giorgia Meloni dopo l’approvazione del ddl sull’Autonomia differenziata in Cdm.

“La fissazione dei Livelli essenziali delle prestazioni, in questi anni mai determinati, è una garanzia di coesione e unità. Un provvedimento – sostiene la presidente del Consiglio – che declina il principio di sussidiarietà e dà alle Regioni che lo chiederanno una duplice opportunità: gestire direttamente materie e risorse e dare ai cittadini servizi più efficienti e meno costosi”.

Il ministro Roberto Calderoli nella conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri che ha approvato il ddl sull’Autonomia differenziata, rispondendo ad una domanda sulla criticità rappresentata dalla devoluzione dallo Stato alle Regioni di materie strategiche, ha affermato: “Spetterà al buon senso e alla saggezza delle regioni fare richieste e con altrettanta saggezza e buon senso risponderà il governo dopo aver ascoltato il Parlamento. Il numero di materie da devolvere spetterà alla volontà delle regioni di richiederle, alla volontà del governo di rispondere e del Parlamento che approva a maggioranza assoluta l’intesa”.

“Le 23 materie (che possono essere devolute alle Regioni ndr) possono piacere o non piacere ma – ha aggiunto Calderoli – sono nel testo costituzionale approvate 22 anni fa e confermato da un referendum popolare. Io sono autore di una riforma che modificava il Titolo V che purtroppo è stato bocciato da un referendum popolare. Dieci anni dopo lo stesso tentativo fu fatto dal governo Renzi e anch’esso fu bocciato. Quando c’è una Costituzione la si rispetta”.

“Entro 12-13 mesi” il Parlamento dovrebbe approvare il ddl Calderoli mentre nello stesso arco di tempo la Cabina di regia dovrebbe varare i Lep, così da permettere “a inizio 2024” iniziare a esaminare “le proposte” di Autonomia differenziata da parte del governo.

“Trattandosi di una legge ordinaria – ha osservato Calderoli – ragionevolmente nell’arco di 12-13 mesi il Parlamento dovrebbe approvarla, il tempo attribuito alla Cabina di regia per definire i Lep e superare i costi standard. Se entrambi daranno il via alla legge e ai Lep, ed è un auspicio visto che i tempi del Parlamento non possono essere dettati, mi auguro che ad inizio del 2024 inizieremo a esaminare le proposte di Autonomia differenziata presentate dalle Regioni” per l’Intesa da sottoscrivere, ha concluso Calderoli.

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