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Autonomia differenziata, via libera del Consiglio dei ministri al ddl. Calderoli: “Giorno storico”

Approvato in Consiglio dei ministri il ddl sull’Autonomia differenziata, messo a punto dal ministro per gli Affari regionali, Roberto Calderoli.

Dopo il via libera appena votato dal Consiglio dei ministri, il disegno di legge sull’Autonomia differenziata, a quanto si apprende, verrà sottoposto al parere della Conferenza unificata Stato-Regioni-Città.

IL TESTO Se dalla determinazione dei Lep derivano nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, le funzioni possono essere trasferite dallo Stato alla Regione “solo dopo l’entrata in vigore dei provvedimenti legislativi di stanziamento delle risorse finanziarie coerenti con gli obiettivi programmati di finanza pubblica”. Lo prevede il ddl sull’autonomia differenziata approvato dal Consiglio dei ministri. Si tratta di una specificazione che non era prevista nella bozza del testo diramata lunedì sera. La ricognizione della cabina di regia sui Lep “dovrà estendersi alla spesa storica a carattere permanente dell’ultimo triennio, sostenuta dallo Stato sul territorio di ogni Regione, per ciascuna propria funzione amministrativa”. La cabina di regia entro un anno “predisporrà uno o più” decreti del presidente del Consiglio dei ministri “recanti, anche distintamente tra le 23 materie, la determinazione dei LEP e dei relativi costi e fabbisogni standard”.

“Con l’Autonomia differenziata non si vuole dividere il Paese, né favorire regioni che già viaggiano a velocità diversa rispetto alle aree più deboli dell’Italia” si legge nella relazione illustrativa della bozza del ddl approvato dal Cdm. “L’auspicio – si spiega – è che tutti aumentino la velocità: sia le aree del Paese che con l’Autonomia possono accelerare sia quelle che finalmente possono crescere. A tal fine, il fondo di perequazione previsto dall’articolo 119, terzo comma, della Costituzione, dovrà essere utilizzato anche dalle regioni che non fanno richiesta dell’Autonomia differenziata. In questo modo cresce l’Italia”.

Sullo schema di intesa preliminare fra Stato e Regione, dopo il parere della Conferenza unificata o comunque entro 30 giorni, le Camere hanno 60 giorni “per l’esame da parte dei competenti organi parlamentari, che si esprimono con atti di indirizzo”, udito il presidente della Giunta regionale.

“Con il via libera in Cdm inizia ufficialmente il percorso del disegno di legge per l’attuazione dell’Autonomia differenziata, è un giorno storico! Una riforma necessaria per rinnovare e modernizzare l’Italia, nel segno dell’efficienza, dello sviluppo e della responsabilità. L’Italia è un treno che può correre se ci sono Regioni che fanno da traino e altre che aumentano la propria velocità, in una prospettiva di coesione. Dopo l’ok compatto del Governo, lavoriamo insieme a Regioni ed enti locali con l’obiettivo di far crescere tutto il Paese e ridurre i divari territoriali”. Così il ministro per le Autonomie, Roberto Calderoli.

 

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