Il Blu Sky cabaret e le nove compagnie iscritte al 1° premio dedicato al teatro di Mimmo Raffa ed Angela Costantino stanno dimostrando che la cittadinanza Reggina ha voglia e sete di cultura, di teatro e di riscoperta delle tradizioni popolari e dei linguaggi storico prettamente cittadini ed infatti al settimo appuntamento consecutivo il teatro San Bruno di Reggio Calabria è stato nuovamente invaso da un pubblico festante che ha riempito tutte le poltrone disponibili per assistere alla commedia “A famigghia difittusa” messa in scena dalla Compagnia “Angela Barbaro” associazione Francesca Amendolea.
Se tutto questo sta avvenendo lo si deve all’opportunità che il padrone di casa, Mons. Angelo Casile, con la sua grande lungimiranza sta concedendo al Blu Sky cabaret ed a tutte quelle realtà che ogni settimana cercano di portare un messaggio di cultura e di crescita interiore nell’unica struttura della città usufruibile dalle compagnie amatoriali reggine.
La commedia brillante e vivace è stata scritta dall’autore siciliano Calogero Maurici il quale vuole farci capire come i difetti fisici non devono essere visti come una problematica tale da fare addirittura saltare un matrimonio tra due giovani che in realtà si amano a prescindere da tutto. Lo fa in maniera ironica e scherzosa ma rende attuale un dramma vissuto da tantissime persone che in questo caso però finisce nel migliore dei modi.
Come sempre quei mattacchioni di Cosimo Placanica e Caterina Borrello, personaggi di spicco del Blu Sky cabaret, hanno aperto la serata con una nuova gag molto apprezzata dal pubblico ed accompagnato il pubblico all’inizio della commedia ricordando Angela Barbaro che come Mimmo Raffa ed Angela Costantino ha guidato la compagnia che si esibirà fino all’ultimo giorno della sua vita. Il momento è stato molto sensibile con il ricordo di tre personaggi importanti del teatro Reggino.
Gli attori hanno quindi iniziato a calcare il palco ed il pubblico ha apprezzato il susseguirsi di battute con continue risate ed applausi grazie anche al ritmo che i personaggi hanno saputo imprimere sulla scena. La lite continua tra il marito Santino al secolo Demetrio Romeo e la moglie Assunta interpretata magistralmente da Licia Ruffo, vera padrona di casa e mattatrice della serata, hanno alzato il livello del divertimento e così i due atti e le due ore di spettacolo sono volati via con gioia e brillantezza.
A fine spettacolo i fragorosi applausi per tutta la compagnia sono stati la prova dell’ottima performance della compagnia.
Nota di merito in particolare a Licia Ruffo che nella sua interpretazione ha ricordato per lunghi tratti nelle movenze e nei toni di scena la compianta ed amata Angela Costantino.
Ringraziamo sempre la famiglia Raffa per la presenza in teatro e nella giuria che rendono importante il ricordo di Mimmo ed Angela.
Il premio continuerà con l’esibizione sabato 25 novembre alle ore 20.00 della “COMPAGNIA TEATRALE PARALLELO 38 – Filippo Zema” che metterà in scena “”Assassinate la zitella”.