“Meglio è una piccola verità, che una grande bugia” - Fryderyk Chopin
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La prima parte della stagione A.Gi.Mus. 2025 si conclude con il Vipàvero Clarinet Quartet & Percussion

La prima parte della stagione concertistica 2025 della sezione A.Gi.Mus. si conclude con l’eclettico ensemble Vipàvero Clarinet Quartet & Percussion. La suggestiva sala concerti del Comune di Catanzaro, giovedì 12 giugno alle ore 18:30, farà da cornice all’esibizione del gruppo, che mira a conquistare l’apprezzamento di un pubblico variegato, amante della musica a 360 gradi. La serata, come di consueto introdotta dal giornalista Arcangelo Pugliese, sarà impreziosita dall’esposizione artistica “Il filo che ci unisce”, realizzata da Pina Cerchiaro.

Curiosità sul repertorio dell’ensemble
Il Vipàvero Clarinet Quartet & Percussion non si limita all’esecuzione di autori classici come Mozart, Strauss, Grieg e Händel — reinterpretati in stili diversi — ma propone anche brani di musica pop appositamente arrangiati per esplorare tutte le sfumature timbriche del clarinetto, unite alla ritmica delle percussioni.

Gli artisti
Il Vipàvero Clarinet Quartet & Percussion nasce nell’autunno del 2023 dall’originale e suggestivo incontro tra un percussionista, Vincenzo Castelbano, e quattro clarinettisti: Vincenzo Virgillo, Francesco Pagnotta, Stefano Vetturini e Luigi Mattia Rocca (rispettivamente al clarinetto basso, clarinetto piccolo in mib e ai clarinetti soprani). I cinque musicisti, tutti docenti di Scuola Secondaria nelle province di Vibo Valentia e Catanzaro, vantano una lunga carriera concertistica a livello nazionale. Il quartetto si propone come realtà in costante crescita, pronta a esplorare nuovi orizzonti musicali e a rappresentare con orgoglio il territorio calabrese.

Nata a Lamezia Terme il 25 maggio 1971, Pina Cerchiaro è un’artista e poetessa, laureata in Pedagogia e Didattica dell’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro. La sua opera riflette un approccio poetico e spirituale alla vita, intrecciando ricordi e nostalgie personali. Appassionata di cultura antropologica locale, è coautrice del libro I solchi del tempo, scritto con Giuseppe Antonio Bagnato. Residente a Serrastretta, sta completando studi specialistici in Pittura e partecipa attivamente alla vita culturale, come membro del gruppo di lettura della Biblioteca “Luis Scalese” e dell’associazione “Per Te”, contro la violenza sulle donne. Le sue opere, inizialmente esposte nel suo paese, si sono diffuse fino alla Svizzera, dove ha vissuto per diversi anni. Ha partecipato a numerose mostre, tra cui “La donna, il dolore e il riscatto” ed “Eco dell’invisibile”. Nel 2024 ha vinto il Premio nazionale Chiaravalle Arte, sezione Giovani Artisti.

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