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“MigraMenti” nuovo appuntamento per SPAc al Teatro Comunale di Badolato. Sabato 21 alle ore 21:15 ad andare in scena sarà Teatro Primo con “Aramen & Stannum”

Ultimo appuntamento dell’anno della nuova stagione di SPAc (South Performing and ACting) al Teatro Comunale di Badolato (Cz). Dopo Settimo Cielo e il loro “Racconti del terrore“, andato in scena nell’inedita ma suggestiva cornice di Palazzo Gallelli, e la compagnia L’Effimero Meraviglioso di “Wet Floor“, sabato 21 al Teatro Comunale sarà il turno della compagnia Teatro Primo di Villa San Giovanni che porterà in scena “Aramen & Stannum” di Domenico Loddo.

Per la regia di Christian Maria Parisi e con protagonisti in scena Silvana Luppino e Domenico Canale, “Aramen & Stannum” racconta dei due simboli della nostra terra, i due guerrieri bronzei che tutto il mondo ci invidia, i Bronzi di Riace: gli interrogativi che loro e la loro rocambolesca scoperta si portano dietro si fondono come rame (Aramen) e stagno (Stannum) per forgiare i quadri scenici e i personaggi di questa pièce. Le due meravigliose statue rappresentano una metafora perfetta dell’emigrazione, la testimonianza di un viaggio nel quale l’umanità rigenera se stessa e la propria cultura. Aramen & Stannum è un viaggio semiserio di risalita attraverso miti, leggende e dialoghi ai confini della notte. Chi sono quei due corpi restituiti dal mare? Sono uomini? Eroi? Dei?

«Gli attori danno forma e vita alla scrittura composta in quadri scenici versatili – è scritto nelle note di regia – I cambi scena veloci e i cambi d’abito fronte pubblico sono parte della costruzione drammaturgica e fanno da camera di decompressione per gli attori stessi ed il pubblico. Si passa dal buio tagliente di una nottata di pioggia in cui avviene un ritrovamento di corpi in mare (sono le meravigliose statue bronzee o altri poveri cadaveri?) alla comicità di un coloratissimo e assurdo quiz sui Bronzi di Riace».

«Nel terzo quadro un grottesco confronto tra due politici in giacche luccicanti, personaggi che rappresentano un condensato ibrido del lessico, dei tic linguistici e dell’assenza di etica utilizzato negli ultimi anni dalla politica – proseguono le note – fa da vera e propria chiave di volta drammaturgica. La penultima scena vede due divinità, un Apollo cantautore ed una scatenata Melpomene, discutono dei miseri mortali e si interrogano sull’identità dei Bronzi mentre la parte finale si concentra proprio sul concetto di identità e si tirano le fila di tutto questo intenso percorso. I migranti annegati, a differenza dei Bronzi restituiti dal fondo del mare e festeggiati, muoiono senza avere un nome, un’identità, e spesso senza nemmeno poter avere nemmeno dignità e sepoltura».

I costumi di “Aramen & Stannum” sono di Valentina Sofi, le luci di Guillermo Laurin Salazar, aiuto regia è Ruggero Britti. Nel corso della serata è previsto anche un brindisi di auguri di “Buone feste” in teatro.

L’appuntamento di sabato 21 dicembre si inserisce nella rassegna SPAc (South Performing and ACting), ideata e realizzata dal Teatro del Carro, in collaborazione con il Centro di Rilevante Interesse per la Danza Virgilio Sieni, e sostenuta e finanziata da MiC / Ministero della Cultura, Regione Calabria / Cultura – Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 6.02.02 e Comune di Badolato, nell’ambito delle attività della Residenza Artisti nei Territori MigraMenti. La programmazione riprenderà, dopo la pausa delle festività, l’11 e 12 gennaio con la ripresa di “Contr_Ora”, un progetto del Kollettivo Kontrora prodotto dal Teatro del Carro. L’appuntamento è, rispettivamente alle ore 21:15 e alle 18:30, come sempre al Teatro Comunale di Badolato.

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