L’estate si presenta con le nuove proposte della Compagnia Teatrale BA17, con la programmazione degli eventi dal titolo “CALABRIA, SANTI E BRIGANTI”, progetto finanziato con risorse PAC 2014/ 2020- Az. 6.8.3., che prenderanno vita dal 24 luglio al 27 agosto nel bellissimo borgo rinascimentale di Aiello Calabro, in provincia di Cosenza, una perla incastonata tra la costa tirrenica a ridosso di Amantea e il maestoso Monte Faeto.
Si tratta del nuovo progetto che vede un intreccio innovativo tra danza, storia, costumi e le immancabili sensuali voci degli artisti del team BA17. Il calendario, che parte il 24 luglio, prevede incontri sulla voce espressiva (“La voce che disegna”, 24 luglio presso la biblioteca comunale di Aiello Calabro), la tarantella calabrese nella sua tecnica e nella sua storia (“Calabria, santi e ribelli” con il progetto Nóstos, 31 luglio e 13 agosto, teatro comunale e piazza plebiscito di Aiello Calabro), danza di contadini e briganti che ancora oggi è popolarissima ovunque, e gli spettacoli sulle straordinarie donne della storia di Calabria: Teodora, la prima e attualmente unica santa calabrese riconosciuta (“La Discepola”, 26 luglio, teatro comunale di Aiello Calabro), e le brigantesse (“Briganterie”, 27 agosto, teatro comunale di Aiello Calabro), con la dolorosa vicenda della famigerata Ciccilla e della sorella nelle buie vicende della Calabria post unitaria.
Direttore artistico del progetto è Silvana Esposito, che spiega le finalità correlate alle iniziative: «La Compagnia BA17 ha sempre puntato alla qualità dei contenuti ma anche dell’estetica. In questo progetto hanno per noi un grande rilievo i costumi. Spesso si vedono ricostruzioni storiche in cui gli abiti dei personaggi sono approssimativi o addirittura kitsch: questo peggiora la percezione culturale della storia. Se vedessimo un film storico con ambienti e costumi di scarsa qualità ci verrebbe difficile lasciarci appassionare dalla vicenda. Ecco perché oggi, per continuare nella nostra poetica di svelamento della Calabria, puntiamo a mostrare nella costruzione dei costumi di scena una qualità particolare, che riveleremo presto. Abbiamo la stessa attenzione per la costruzione dell’abito popolare di danza, che riassume la nostra identità storica ma deve assolutamente essere anche contemporaneo, poiché la tarantella, danza antichissima e di grande impatto sul pubblico, continua a essere ballata ovunque. Non è un reperto da museo, ma vita! Anche l’abito fa la sua parte nel ballo. Non si immagina una danzatrice classica ballare senza le punte o un qualsiasi ballerino o ballerina andare in scena senza un look adeguato. Riteniamo che la danza popolare abbia bisogno della stessa attenzione allo stile e insieme ad Angelica (Angelica Artemisia Pedatella n.d.r.) abbiamo iniziato a studiare delle formule. Il nostro sodalizio artistico fa nascere questo progetto di cui oggi sono orgogliosa». Tutti liberi gli accessi agli appuntamenti sia delle masterclass che degli spettacoli con la chiara volontà di offrire a tutti l’accesso alla cultura e spingere sulla condivisione. Il tema del “raccontare la storia” con una voce che affascina è centrale nella progettazione e il tema stesso del progetto mette in evidenza una complessità di vicende: santi e briganti sembrano essere agli antipodi, ma la loro storia è un unico incanto. «Fin dal nostro primo spettacolo – ricorda Angelica Artemisia Pedatella, regista, attrice, autrice e performer – le sirene della Calabria ci hanno incantato con le loro voci ed i loro racconti. Quella storia la facciamo continuare. Però, mentre le sirene spingono ad immaginare sogni impossibili, noi i sogni li rendiamo credibili e reali, continuando a portare avanti la nostra progettualità sul “Rinascimento calabrese” che costruiamo tassello dopo tassello. Vogliamo rendere chiaro a tutti che cos’è la Calabria con la sua multiculturalità, le sue incredibili storie e le sue contraddizioni affascinanti e in grado di generare idee, contrappunti, futuro».
Il sodalizio della Compagnia Teatrale BA17 con Aiello Calabro arricchisce la possibilità di valorizzare sia la Biblioteca comunale recentemente inaugurata, che si pregia della presenza anche di una sala per la lettura di libri in braille per non vedenti e ipovedenti, sia il Teatro Comunale, dotato di ogni accesso e posizionamento in platea per le persone con disabilità, un valore aggiunto per la condivisione democratica e paritaria della cultura. «Aiello Calabro ha sposato questo progetto di qualità – spiega il sindaco di Aiello Calabro Luca Lepore – Ci aspettiamo che i contenuti di cui stiamo riempiendo i nostri luoghi di cultura, il Teatro e la Biblioteca comunali, contrubiuscano, un passo alla volta, a quella rivoluzione culturale di cui oggi la Calabria con tutte le sue realtà ha bisogno».