– Nel primo sabato di dicembre, l’Auditorium dell’IIS “Fermi Pitagora Calvosa” ha aperto le sue porte a “4½ – Ai margini del cinema”, un progetto destinato a lasciare un segno profondo nella vita di molti ragazzi. Un’avventura culturale e pedagogica sostenuta dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, parte del Piano nazionale di educazione all’immagine. A rendere l’inizio del progetto ancora più significativo è il riconoscimento appena ottenuto dal polo tecnico del Pollino come istituto formativo d’eccellenza: un FGA pari a 59.97, tra i più alti della Calabria secondo Eduscopio, collocherebbe l’IIS “Fermi Pitagora Calvosa” tra i migliori tecnici dell’intera regione. Una conferma del lavoro silenzioso e costante svolto negli ultimi anni, un risultato che — come racconta il Dirigente scolastico Raffaele Le Pera — «non rappresenta un punto di arrivo, ma un incoraggiamento a proseguire. Il nostro compito resta prima di tutto educativo: insegnare ai ragazzi a conoscersi e a rispettare gli altri. Le misurazioni contano, certo, ma ancora di più conta formare cittadini consapevoli». E forse è proprio per questo che l’istituto sceglie di investire sull’immagine, sul linguaggio del cinema, sui margini — geografici, sociali, emotivi — che parlano la stessa lingua dell’adolescenza. Pochi giorni prima dell’avvio del progetto è arrivata la notizia di un finanziamento importante, accolto con entusiasmo da docenti e studenti. Tanto che, già la mattina dell’inaugurazione, un gruppo di ragazzi ha iniziato a lavorare con lo sceneggiatore e regista Alessandro Paschitto alla creazione del soggetto che potrebbe diventare il loro primo cortometraggio. Il “Fermi–Pitagora–Calvosa” non è nuovo ai percorsi creativi: negli anni passati era stato indicato come eccellenza nazionale per il laboratorio teatrale. Oggi, raccogliendo quell’eredità, si spinge oltre. Senza abbandonare il palcoscenico, gli allievi saranno anche dall’altra parte della macchina da presa. “4½ – Ai margini del cinema” prende corpo in tre sezioni, tre tappe di un viaggio che conduce dall’osservazione alla creazione. La prima, Annotazioni, si muove sul piano teorico ma non perde mai il contatto con la vita reale dei ragazzi. «Per imparare a guardare le immagini, dobbiamo partire dal loro sguardo quotidiano: lo smartphone», osserva il professor Francesco Gallo, che coordina il percorso. E così si analizza il modo in cui i video educano, informano, influenzano. A guidare questa riflessione sarà Alessandro De Concini, noto divulgatore ed esperto di metodi di studio, pronto a spiegare come i contenuti digitali si intreccino sempre più con l’apprendimento scolastico. Attorno al progetto, nel frattempo, si raccoglie una rete di collaborazioni preziose: il regista Giacomo Triglia, il formatore CIPS Gianluca Gargano, il Castrovillari Film Festival, e Casimiro Gatto, cultore della cinematografia, che accompagnerà studenti e docenti in un percorso dedicato a mediometraggi e lungometraggi. La seconda sezione, Margini, porta gli studenti nel cuore pulsante del processo creativo. Qui si scrive, si inventa, ci si esercita a interpretare. Sceneggiatura e recitazione diventano strumenti per esplorare sé stessi e il mondo che li circonda. Oltre al pluripremiato drammaturgo napoletano Alessandro Paschitto lavoreranno con gli studenti gli attori Matteo Fasanella, Maria Andrea Filpo e Luca Gatta, che entreranno nelle classi come compagni di viaggio. È solo con la terza sezione, Inquadrature, che l’immaginazione prende definitivamente forma. Cinque prodotti audiovisivi — un cortometraggio, un documentario, un videoclip, un animato e un “mezzo videogioco” — rappresentano l’obiettivo finale. Quest’ultimo sarà realizzato con la collaborazione della Scuola Holden di Torino, fondata da Alessandro Baricco, sinonimo di sperimentazione narrativa e innovazione. Il filo rosso che unisce tutte queste attività è la periferia: non solo quella geografica, ma quella più sottile e invisibile in cui spesso abita l’adolescenza. Un luogo di confine, dove si cresce in silenzio, dove si cercano risposte, dove si diventa — senza saperlo — ciò che si sarà per tutta la vita. «Esplorare i margini», dicono gli insegnanti coinvolti, «è il modo migliore per raccontare la fragilità e la forza dei nostri ragazzi». Il progetto non riguarda solo una scuola, ma un intero territorio. Coinvolge infatti due Istituti di Istruzione Superiore, il Fermi–Pitagora–Calvosa e il Nicola Miraglia, abbracciando due regioni — Calabria e Basilicata — e quattro comuni: Castrovillari, Lauria, Rotonda e Viggianello. Sette sedi in totale, tra cui anche una sede carceraria, a testimonianza di una idea di cultura che non esclude e non dimentica nessuno. Si tratta dunque di un percorso che, partendo dai margini, mira a raggiungere il centro della vita dei ragazzi: la loro capacità di vedere, comprendere, creare. Un progetto di cinema, certo, ma soprattutto, un progetto di crescita, e per chi vorrà capire meglio quali sono i passi che ragazzi e formatori percorrono a scuola, sabato 13 dicembre l’IIS “Fermi Pitagora Calvosa” apre le sue porte a tutti nell’ambito del primo giorno di Open Day.
HomeCelluloideCelluloide CosenzaAll’IIS “Fermi Pitagora Calvosa” di Castrovillari parte “4½ – Ai margini del...
All’IIS “Fermi Pitagora Calvosa” di Castrovillari parte “4½ – Ai margini del cinema”
Articoli Correlati
