Nella mattina di martedì 26 novembre, Tropea ha celebrato la memoria di Rocco Repice, un suo figlio morto per la Libertà d’Italia, proprio nel giorno in cui ricadeva l’ottantesimo anniversario dalla sua uccisione. Il 26 novembre 1944, durante la Resistenza, il partigiano tropeano cadeva insieme ad altri quattro compagni di prigionia sotto il piombo fratricida dei fascisti presso la stazione ferroviaria di Cuneo. Per celebrarne perennemente il ricordo, l’associazione Libertas tramite il suo presidente, Dario Godano, nell’aprile del 2021 propose all’amministrazione comunale di Tropea di intestare un’area cittadina nel progetto della nuova toponomastica. Dopo alterne vicende, lo scorso luglio la Prefettura di Vibo Valentia ha accolto la proposta delle nuove intestazioni, compresa “Piazza Rocco Repice” dinnanzi la stazione ferroviaria di Tropea. Prima dell’inaugurazione della nuova piazza, si è quindi voluto realizzare un incontro tematico nella data commemorativa.
Nella sala consiliare di Palazzo Sant’Anna, adibita per l’occasione, gli studenti delle classi quinte degli Istituti Superiori di Tropea hanno potuto conoscere una pagina eroica e tragica, scritta dal sacrificio del giovane tropeano morto a ventiquattro anni, grazie alla testimonianza di Francesco Repice, nipote del partigiano, il quale ha descritto le fasi più drammatiche della lotta patriottica dello zio. “L’epopea della Resistenza e della Costituente devono fungere da valori aggreganti e giammai divisivi”, ha voluto evidenziare il famoso radiocronista, non senza far trasparire l’emozione di narrare la storia del suo “più grande mito”, come più volte ribadito, davanti al pubblico composto dai giovani e dai suoi familiari commossi e orgogliosi nel commemorare la figura dell’illustre parente. Un incontro voluto e coordinato dal presidente della Libertas, Dario Godano, sotto il Patrocinio Morale del Consiglio Regionale della Calabria e del Comune di Tropea, insieme all’adesione di Libera contro le mafie, dell’associazione Zaleuco e della CGIL. Grazie ad un sinergico lavoro organizzativo con il Dirigente degli Istituti Superiori di Tropea, Nicolantonio Cutuli e con la delegazione ANPI di Vibo Valentia, presieduta da Carmine Armellino, i giovani studenti insieme al pubblico di cittadini partecipanti hanno potuto scoprire una storia edificante, all’insegna dei valori democratici e repubblicani. Dario Godano ha rivolto un invito agli studenti che in prossimo anno faranno la maturità proprio in occasione dell’ottantesimo anniversario dalla Liberazione d’Italia, ossia quello di attuare l’unico antidoto contro ogni forma di fascismo: lo studium, parola latina col doppio significato di studio/ricerca e di amore/dedizione, quindi l’amore per il prossimo e la dedizione verso la conoscenza. Solo questi valori civici possono rendere liberi dall’egoismo e dall’ignoranza, germi forieri di fascismo e razzismo. Ad arricchire l’incontro, lo storico e già senatore Saverio Di Bella ha esposto in un avvincente excursus le vicende preliminari della nascita della Costituzione Repubblicana e del contributo dei soldati meridionali nella lotta di Liberazione dal nazifascismo. In occasione dell’incontro, Carmine Armellino ha riportato il messaggio di compartecipazione della delegazione ANPI di Roccella Jonica, città di origine della famiglia Repice, per poi consegnare allo stesso Francesco Repice la tessera ad onorem dell’ANPI, conferimento che viene offerto ai familiari dei partigiani caduti durante la Resistenza.
La fase finale delle celebrazioni è proseguita nella Piazza Rocco Repice al cospetto delle autorità e delle forze dell’ordine: in presenza del viceprefetto e commissario straordinario del Comune di Tropea Roberto Micucci, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Guardia Costiera e del Corpo di Polizia Municipale, con lo svelamento dell’epigrafe in marmo travertino commemorante il partigiano Rocco Repice, posta sulla facciata della stazione ferroviaria, nonché della targa con l’intestazione dell’omonima piazza. In tale occasione carica di significato, la musicista Francesca Furfaro ha eseguito al violino i brani più emblematici della Resistenza: “Bella Ciao” e “Fischia il vento” per poi concludere con le note solenni dell’Inno Nazionale “Fratelli d’Italia”.
L’organizzazione tiene a ringraziare le Ferrovie dello Stato, la ditta “Furci Marmi” per il pregevole lavoro, il gruppo degli operai comunali, il gruppo di Protezione Civile, la segretaria generale del Comune di Tropea Francesca Massara e la responsabile dell’ufficio affari generali Rita Rombolà, il corpo docenti, la stampa e tutti gli amici e sostenitori di una Tropea democratica e antifascista che saprà risplendere più che mai alla luce della legalità, della cittadinanza attiva e della compartecipazione verso il Bene Comune.