Riceviamo e pubblichiamo:
Al Segr. Provinciale PD Giovanni Di Bartolo
p.c. Segr. Regionale PD Nicola Irto
Caro Giovanni,
“Io scendo qui”, si, rimetto la mia tessera di iscritto al Circolo PD di Pizzo al quale mi ero avvicinato da qualche anno. Il PD rimane sempre il partito in cui mi riconosco e in cui credo, ma, quando si parla di campo largo si esprime un concetto che deve necessariamente partire dal proprio partito, dal proprio circolo, accogliendo, coinvolgendo e condividendo con le diverse sensibilità interne le decisioni da assumere e solo successivamente guardando fuori ad altri movimenti o partiti. Quando invece tutta l’attenzione è rivolta a mostrare un’immagine che è molto lontana dalla realtà interna, allora siamo ben lungi dal circolo di PD nel quale io vorrei impegnarmi. Sono iscritto ad un circolo nel quale le pochissime riunioni organizzate in questi anni rispondevano a mere necessità di serrare le file in prossimità di tornate elettorali. Dove tutte le cariche interne, provinciali e regionali sono decise senza una discussione interna ed una condivisione di tutti gli iscritti. Con una logica quindi da ipse dixit molto lontana da quella che dovrebbe governare un confronto interno. L’ultima, il congresso di circolo svoltosi qualche giorno fa, partecipanti l’Onorevole A. Viscomi, la Tua gradita persona Giovanni, il coordinatore cittadino Prof. R. Molè, qualche gradito ospite di circoli limitrofi e una decina di iscritti (compresi familiari) del circolo di Pizzo, tra cui il sottoscritto. In questa occasione il coordinatore di circolo R. Molè, gia’ componente dell’assemblea provinciale, ha fatto il classico passo indietro per lasciare il posto al proprio nipote indicato dall’Onorevole A. Viscomi. Nulla da dire sulla persona indicata, Carlo Capocasale, un caro amico che ho visto nascere, che stimo ed al quale sono legato da sincero affetto ed al quale ho contribuito personalmente alla sua elezione del 12 giugno al consiglio comunale. Ma è utile caricare un giovane appena entrato in consiglio comunale di un’ulteriore carica come quella di segretario di sezione ? Non sarebbe stato più utile fare maturare progressivamente le varie esperienze coinvolgendo nel frattempo altri iscritti ? Inoltre, in occasione di questo incontro non una parola era stata detta sulla recente esclusione dai CIS della Città di Pizzo. Una pioggia di milioni, circa 20 senza contare i centri interni, che ha interessato tutti i centri della costa : Nicotera, Ricadi, Tropea, Parghelia, Vibo e non Pizzo che, turisticamente assieme a Tropea, è uno dei due poli strategici della costa degli Dei. Non una parola sull’esclusione dell’ospedale di Pizzo dalla storica opportunità di rilancio con le Case della Comunità. Per alcuni esami saremo costretti ad andare a Nicotera mentre l’ospedale cittadino sarà derubricato ad una sorta di centralino. E tutto questo silenzio quasi a voler nascondere la polvere sotto il tappeto. No, non è così che si avvicinano i giovani alla politica, non ritengo sia questo il modo di difendere gli interessi della comunità alla quale apparteniamo. Ma io, caro Giovanni, sono solo un semplice iscritto e pertanto preferisco“scendere qui”.
Duccio Feroleto De Maria