Nel suo intervento, il sindaco Giuseppe Falcomatà ha voluto preliminarmente scusarsi per i ritardi nei lavori e ha ringraziato gli utenti per la pazienza e la resilienza dimostrata: «Grazie per tutto l’affetto che ho sentito oggi, per le parole che mi avete rivolto e che mi hanno profondamente commosso. Questa zona è legata alla mia famiglia da sempre: da bambino venivo qui a giocare a pallone», ha ricordato.
Ha poi aggiunto: «Come dimenticare la chiesa della Graziella, dove da poco abbiamo ripreso i lavori. Dobbiamo fare ancora di più per questo centro e per il quartiere. Ma soprattutto, quando si parla della città e del bene dei cittadini, non devono esistere nemici. Dobbiamo essere uniti e lavorare tutti nella stessa direzione. Al massimo possono esserci avversari, ma nemici è una parola brutta. Se ci facciamo la guerra tra noi, non andiamo da nessuna parte. Oggi siamo felici per la riapertura del centro. Qualora fosse necessario chiarirlo: non c’è mai stata alcuna volontà da parte nostra di ostacolarla, ma era necessario completare alcuni passaggi tecnici e burocratici».
Grande la soddisfazione espressa dal Consigliere Giuseppe Cuzzocrea, da sempre impegnato in ambito sociale proprio sul territorio di Sbarre. L’assessora al Welfare Lucia Nucera ha spiegato il percorso seguito per restituire il centro agli utenti: «Ci siamo posti il problema di come regolarizzare la struttura, mantenendo intatta la sua natura autogestita. Ringrazio il dirigente Francesco Barreca per il lavoro svolto: è stato redatto un regolamento che ha permesso di tutelare lo spirito originario del centro. Abbiamo individuato tre coordinatori per l’autogestione, seguendo le indicazioni del coordinatore del Polo sociale. Successivamente è stata promossa una manifestazione d’interesse, attraverso la quale gli anziani hanno potuto richiedere la partecipazione. Da lì siamo partiti con l’organizzazione, l’acquisto degli arredi con fondi delle Politiche sociali e l’adeguamento della struttura per renderla accessibile e confortevole. Il centro disporrà ora di un ampio salone e di una stanza adiacente, dove gli anziani potranno svolgere attività fisica, socializzare e usufruire di spazi adeguati alle loro esigenze. Il nostro dovere sarà venire a trovarli con grande piacere».
Un commento finale, a margine della cerimonia, i rappresentanti della maggioranza di Palazzo San Giorgio lo hanno dedicato a rispondere alle affermazioni rilasciate sulla stampa da due consiglieri di opposizione: «A dispetto di quanto qualche sciacallo vorrebbe far credere – hanno chiosato – la riapertura di questo centro, in piena sicurezza e legittimità, è un risultato che si deve all’Amministrazione guidata da Giuseppe Falcomatà. Un cerchio naturale che si ricongiunge con quanto fatto circa più di 20 anni fa dall’allora sindaco Italo Falcomatà che proprio a Sbarre volle inaugurare questo centro sociale, rendendolo punto di riferimento per tutti gli anziani del quartiere».