“A differenza di chi, nella maggioranza, subisce passivamente le decisioni del sindaco Falcomatà, noi, nella coalizione di centrodestra, abbiamo il coraggio di difendere le nostre posizioni, sempre nel rispetto delle diverse individualità ma forti di una visione comune.
Un’alleanza tra diverse forze politiche non si costruisce su un singolo nome, ma su valori e ideali comuni.
Lo stesso ci sembra non si possa dire dei consiglieri di centrosinistra, che si sono limitati a seguire ubbidientemente il sindaco, nonostante le ripetute mortificazioni, quando ha rimosso dirigenti storici dalla Giunta o ancora quando ha isolato consiglieri comunali coinvolti in inchieste giudiziarie. Garantismo, rispetto e solidarietà sono evidentemente principi a loro poco affini.
Siamo ai limiti dell’assurdo se la maggioranza consiliare mette in discussione l’unità del centrodestra, quando, a ben vedere, sono proprio loro ad aver dimostrato un’incapacità cronica di coesione: è risaputo che, fino a pochi mesi fa, diversi esponenti della maggioranza erano seduti al tavolo per discutere della sfiducia al sindaco Falcomatà, un’iniziativa che oggi sembrano aver dimenticato.
La linea del centrodestra è comune perché comuni sono i valori: il bene della città e dei reggini al di sopra di ogni cosa.
La maggioranza ci accusa di farci guidare dal collega Ripepi. Fino a qualche tempo fa il bersaglio era, invece, il collega Minicuci.
Vogliamo essere chiari e diretti su questo: il centrodestra consiliare non ha alcuna guida, condottiero, o qualsivoglia appellativo questa maggioranza voglia utilizzare per nascondere l’unica verità incontrovertibile, cioè che siamo alle battute finali di un’ Amministrazione comunale che oggi appare nervosa per non essere stata in grado di rispondere, nell’ esercizio del proprio ruolo, alle esigenze di un’ intera comunità.
Oggi, la maggioranza di questa stessa Amministrazione, chiede conto all’opposizione dei risultati ottenuti a favore della città, ignorando il fatto, comprovabile, di non aver raggiunto neppure il 10% degli obiettivi prefissati in oltre 10 anni di mandato e cercando, nelle fasi finali, di farsi notare con azioni che spesso risultano scoordinate, se non addirittura illegittime.
Quanto all’uso del tutto inappropriato del termine “stalking” per etichettare una legittima azione politica, in riferimento al fatto che si sia rilevato che Falcomatà si trovasse a palazzo San Giorgio durante la seduta di commissione Controllo e garanzia alla quale il sindaco, convocato più volte, per l’ennesima volta non si sia presentato, tanto racconta alla città di un malessere cronico che attanaglia quest’ Amministrazione: la tendenza a banalizzare le problematiche reali, nascondendo la polvere sotto il tappeto.
Quanto al nostro ruolo di minoranza, noi consiglieri di Forza Italia, in opposizione ad una mala gestio della città che si protrae ormai da dieci anni, assieme al nostro partito e grazie al lavoro del nostro coordinatore regionale On. Cannizzaro e del presidente Occhiuto abbiamo dimostrato sul campo, e con azioni concrete, che è possibile dare risposte a una città martoriata, non per infangarne l’immagine, ma per restituirle, con grande senso di responsabilità, la dignità che merita”. Lo affermano in una nota i consiglieri comunali di Forza Italia, Federico Milia, Antonino Maiolino e Roberto Vizzari.