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“Le manovre per la vita”, l’evento SIMEUP a Reggio Calabria

Anche Reggio Calabria è tra le 50 piazze di tutta Italia che domenica 13 ottobre ospiteranno l’evento “Le manovre per la vita 2024 – impariamo a salvare un bambino” promosso dalla SIMEUP (Società Italiana di Urgenza ed Emergenza Pediatrica), con il patrocinio dell’ASP di Reggio Calabria e con la collaborazione di numerose istituzioni, enti e associazioni.
Dalle ore 10.00 alle 12.30 nel parco Urbano del Tempietto (RC) e al Centro Commerciale di Porto Bolaro di Pellaro (RC), saranno a disposizione della cittadinanza, per insegnare le manovre anti-soffocamento ed il massaggio cardiaco pediatrico, anche i professionisti dell’Unità Operativa Complessa (UOC) di pediatria e neonatologia dell’Ospedale “Santa Maria degli Ungheresi” di Polistena: il direttore della predetta UOC, dott.ssa Mariarosa Calafiore, unitamente ad alcuni dirigenti medici e personale infermieristico, tutti istruttori del centro provinciale SIMEUP AC Help.
L’obiettivo è insegnare a genitori, nonni, educatori, amici le manovre da attuare in caso di ostruzione delle vie respiratorie da corpo estraneo (come, ad esempio, un piccolo giocattolo o degli alimenti) perché la formazione sulle semplici manovre da attuare può salvare una vita.

“Il soffocamento da corpo estraneo – commenta così la dott.ssa Lucia Di Furia Direttore Generale dell’ASP di Reggio Calabria – resta una delle principali cause di morte per i bambini di età inferiore ai 3 anni. Ed è per questo che anche nel corso della Settimana per l’Allattamento Materno, appena conclusasi, abbiamo voluto focalizzare l’attenzione anche su questo tema con un incontro dedicato presso l’UOC di Pediatria e Neonatologia dell’Ospedale di Polistena, che ha registrato grande interesse e partecipazione soprattutto da parte di neo e futuri genitori. Tuttavia, gli incidenti non colpiscono soltanto i più piccoli ma anche gli adolescenti e gli adulti. Un dramma che potrebbe essere evitato se si praticassero tempestivamente le manovre salvavita. E i primi che devono prestare soccorso sono proprio le mamme, papà, nonni, baby-sitter, educatrici, insegnanti, addetti alle mense. Infatti – conclude così la dott.ssa Di Furia – non sono pochi i casi di cronaca in cui una persona non appartenente al settore sanitario ha salvato la vita ad un bambino in soffocamento o in arresto cardiaco”.

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