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Raffaele Nucera (V. Presidente sezione ZOE): “Decidere lavori adeguamento ferroviario nel mese di agosto è una scelta incomprensibile”

Raffaele Nucera, V. Preseidente sezione ZOE dichiara: “La scelta di effettuare in agosto i lavori di ammodernamento ferroviario, su tutta la linea che attraversa la penisola, è stata incauta e irresponsabile ed ha provocato disagi consistenti agli utenti che spesso hanno pagato per il comfort e la celerità dei treni ad alta velocità di Trenitalia e Italo ma viaggiando con tempi da convogli ordinari, pur sborsando molto per un servizio che non hanno avuto. Democrazia Sovrana e Popolare ritiene inaccettabile che i viaggiatori siano stati costretti a subire un simile declassamento senza un’adeguata rimodulazione dei prezzi e nonostante le Compagnie Ferroviarie abbiano tenuto conto dei ritardi già nella programmazione, per di più l’ulteriore ritardo spesso accumulato non è stato accompagnato da rimborsi e risarcimenti per il disagio subito.”

Prosegue Nucera: “Peraltro, anche a chi aveva prenotato con largo anticipo ed ha provato a chiedere il rimborso in funzione dell’allungamento dei tempi di percorrenza, sono state applicate penali e riduzioni assolutamente non dovute. Decidere di effettuare i lavori nel mese di agosto ha, peraltro provocato un ulteriore gravissimo danno al turismo, all’ambiente e all’economia del Paese, scoraggiando molti a utilizzare tale mezzo di trasporto e infine provocando un immane danno d’immagine. Stranamente, quello che si nota di più in questa fase, è il silenzio del Ministro delle Infrastrutture e Vice Premier, che avrebbe dovuto intervenire, insieme al Ministro del MEF, per bloccare questa sciagurata scelta o, quanto meno, per mitigare i gravi disagi provocati ai viaggiatori e garantire un servizio di assistenza ai viaggiatori.”

In conclusione: “Adesso che la frittata è fatta, chiediamo ai Ministri Salvini e Giorgetti di farsi carico di un disagio che doveva essere evitato e di convocare le Compagnie Ferroviarie per sviluppare un piano di rimborsi e di risarcimenti, magari anche sotto forma di voucher che in qualche modo tentino un ristoro che avrebbe dovuto essere previsto sin dall’origine.”

 

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