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Reggio, la nomina del prete prescritto per pedofilia arriva in Parlamento: la deputata Ascari (M5S) interroga il ministro

di Claudio Cordova – La deputata del Movimento 5 Stelle, Stefania Ascari ha depositato nella giornata odierna una interrogazione a risposta scritta dal Ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, circa la nomina ratificata, lo scorso 24 giugno, dall’arcivescovo di Reggio Calabria, monsignor Fortunato Morrone del sacerdote Don Carmelo Perrello quale amministratore parrocchiale di S. Maria del Buon Consiglio in Concessa di Reggio Calabria con decorrenza 1 Luglio.

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Una vicenda sollevata dal Dispaccio, come richiamato dall’interrogazione, in quanto il prete già imputato per pedofilia e successivamente dichiarato prescritto da tale reato con sentenza del GUP di Reggio Calabria n. 182 del 20 marzo 2019 Dott. Domenico Santoro.

L’indagine (e il processo) che ha riguardato don Perrello riguarda fatti avvenuti a cavallo tra il 2007 e il 2008 di natura sessuale perpetrati dal parroco nei confronti di un bambino di nazionalità rumena di 13 anni, suicidatosi dopo aver raccontato la vicenda agli inquirenti: “Dalla citata inchiesta della procura di Reggio Calabria sono emersi tratti della personalità di don Perrello che comprendevano la sistematica ricerca del sesso (anche previo compenso e/o regali) o, comunque di situazioni equivoche, frequentazioni con prostitute e chat erotiche” riporta la deputata Ascari.

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La Diocesi di Reggio Calabria-Bova in risposta agli articoli di stampa pubblicati ha rilasciato una nota di commento che, secondo quanto riportato, non avrebbe smentito le accuse, ma anzi avrebbe evidenziato una mancanza di sensibilità e di rispetto verso le vittime: “Tale nota rappresenta una sorta “riabilitazione” ecclesiale di don Perrello da parte della Curia, la quale gli rinnova la fiducia a seguito di un asserito percorso di psicoterapia. Ciò ha suscitato forte indignazione nell’opinione pubblica, in particolare per la percepita freddezza e burocraticità con cui la Curia stessa ha trattato la questione, senza considerare adeguatamente la sofferenza delle vittime e dei loro familiari” scrive ancora la deputata, che sostiene come “tale nomina potrebbe rappresentare un grave pericolo per la comunità e per la tutela dei minori”.

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Per la deputata 5 Stelle, “la Chiesa Cattolica ha una responsabilità morale e pastorale verso i suoi fedeli, che richiede l’adozione di standard etici elevati e la protezione dei più vulnerabili. È indispensabile garantire trasparenza e giustizia in casi di così grave rilevanza morale e sociale”. Quindi, nell’interrogazione si chiede di sapere se il Ministro dell’interno sia a conoscenza dei fatti riportati e quali siano le sue valutazioni in merito: “Se intenda valutare la pericolosità sociale del parroco di cui trattasi al fine di prevenire sicurezza e incolumità dei minori del comprensorio della Diocesi; se il Ministro intenda intraprendere iniziative, nell’ambito delle sue competenze, per verificare la correttezza delle procedure adottate dalla Diocesi di Reggio Calabria-Bova nella nomina di don Carmelo Perrello”. Infine, “quali misure intenda adottare per garantire che situazioni analoghe non si ripetano, assicurando il rispetto delle vittime di abusi e la tutela dei minori e “se non si ritenga opportuno promuovere un’indagine più approfondita sui criteri di selezione e nomina dei sacerdoti a incarichi parrocchiali, al fine di prevenire ulteriori episodi a tutela dei minori potenzialmente coinvolti”.

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