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L’insegnamento di Lilia Gaeta

di Massimo Canale* – Ho partecipato commosso al ricordo della Presidente Lilia Gaeta, ma la timidezza mi ha impedito di testimoniare e condividere con la sua famiglia, i suoi colleghi e i tanti Cittadini presenti il mio personale ricordo di questa donna straordinaria che oggi l’intera Città piange.
Dalle parole dei presenti ognuno di noi ha avuto conferma della sua capacità di coltivare amicizie e rapporti solidi, destinati oggi a durare anche oltre l’assenza fisica, l’amore per la famiglia, per la cultura e la narrativa ma anche la capacità e l’intelligenza che non tutti possiedono di riuscire di tanto in tanto a prendersi un po’ meno sul serio, magari nel corso di una improvvisata gara di cucina tra colleghi.
Al contempo si è aperta agli occhi di tutti anche la dimensione civica dell’impegno della Presidente Gaeta, ben rappresentato dalla sua battaglia per una sanità a misura dei Cittadini, meditata e rimeditata nel corso delle lunghe sedute di terapia su quella poltrona “di un bel blu acceso”, efficacemente paragonata e contrapposta alle poltrone di velluto rosso e intarsi lignei dei politici nostrani.
Alcuni anni fa, avevo affidato alle colonne de “Il Dispaccio” una riflessione sulla necessità dell’impegno civico da parte della borghesia reggina, a prescindere dalle idee politiche, nell’interesse esclusivo della Città, ritenendo giunta l’ora di una presa di coscienza e di responsabilità collettive a fronte del degrado culturale e politico delle istituzioni cittadine; mi giunse quindi  il messaggio inatteso della dottoressa Gaeta che esprimeva apprezzamento e si concludeva con un perentorio “bisogna insistere, buona giornata”.
Risposi prontamente:
Presidente, la partecipazione diffusa è un tema centrale per la nostra città, sono lusingato dal suo messaggio. Quanto a insistere, devo ammettere di essere un po’ stanco, le confido che quel pezzo è stato scritto all’inizio di gennaio ed è rimasto nel cassetto fino a ieri. A volte penso che non ne valga la pena. Con stima e riconoscenza, buona giornata.
Al che, lei, di rimando:
Dissento. la rassegnazione e la stanchezza devono essere combattute. Ognuno deve fare la sua parte anche quando tutto rema contro. La vita è essenzialmente fatta di passioni e ideali. Non disperdiamo patrimoni di idee e conoscenze, ne vale sempre la pena. Buona giornata a lei.
Rileggendo questo scambio di battute oggi mi vergogno un pò e mi sento per certi versi inadeguato; in quelle frasi si concentra il messaggio e l’insegnamento di Lilia Gaeta, quello che ci oggi ci tramanda e di cui dovremmo fare tesoro, rammentandolo ogni giorno prima di uscire di casa: mai arrendersi, anche quando tutto rema contro, la vita è fatta essenzialmente di passioni e ideali che per essere realizzati necessitano del nostro infaticabile impegno.
Oggi questi concetti e quelle parole risuonano di un significato aggiuntivo perché pronunciati da una donna dotata di una forza fuori dal comune, che non ha fatto mai mancare di dischiudere il suo sorriso in occasione di un incontro casuale nel corridoio del tribunale o magari dal fruttivendolo, una che ha combattuto per anni con la malattia e, tuttavia, non ha mai mollato neanche quando “tutto remava contro” perché “vale sempre la pena”.
Da oggi porterò con me, ancora una volta, il suo esempio.
*avvocato
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