Riceviamo e pubblichiamo:
“Vi rappresento – ancora una volta – l’incredibile situazione che si è creata a Platì, con un sindaco dichiarato incandidabile dalla cassazione, che non non intende dimettersi, e un presidente del consiglio comunale che non vuole convocare il consiglio comunale al fine di prendere atto della decadenza, così come prevede la legge (articoli 10 e 16 del decreto legislativo n. 235/2012, c.d. “legge Severino”).
Inoltre, il Prefetto di Reggio Calabria ha ulteriormente diffidato il sindaco e il presidente del consiglio comunale a prendere atto della decadenza, con l’avvertimento che in caso contrario lo stesso avvierà l’azione popolare prevista dall’articolo 70 TUEL per chiedere al Tribunale di Locri di dichiarare decaduto il sindaco. Tuttavia, sindaco e presidente del consiglio comunale sanno bene che l’accoglimento dell’azione popolare produrrà i suoi effetti solo con il passaggio in giudicato della sentenza e, per questo, dati i tempi lunghi della giustizia italiana, sono sicuri di rimanere attaccati alla poltrona fino alla scadenza della consiliatura (settembre 2025).
Ma vi sembra giusto? Il Prefetto deve immediatamente sospendere il sindaco e chiedere al Ministro dell’Interno di proporre al Governo lo scioglimento immediato del consiglio comunale ai sensi dell’art. 141 TUEL per gravi violazioni di legge. Il Comune di Platì non può aspettare i tre gradi di giudizio dell’azione popolare: il sindaco se ne deve andare immediatamente!
Infine, Vi voglio segnalare l’atteggiamento assolutamente menefreghista e di “sfida” che tiene il predidente del consiglio comunale, prof. Paolo Ferrara il quale, a titolo di esempio, si permette di offendere pubblicamente sui social (gruppo Facebook “Una voce per Platì”) un’ex consigliera e assessora comunale per un errore di grammatica. O che risponde ad un cittadino che gli chiede spiegazioni postando la foto del Maalox. Per non parlare della surreale intervista rilasciata alla Gazzetta del Sud (pubblicata oggi). Questo atteggiamento alla “Marchese del Grillo” deve finire, a Platì va immediatamente ripristinata la legalità.”
Giannina Rossi.