“Abbiamo risposto subito presente alla richiesta del sindaco di Gioia Tauro, Aldo Alessio, e dell’intera comunità gioiese, per sostenere la battaglia che il territorio sta conducendo contro la scelta, sciagurata e inopportuna, operata dalla Regione Calabria di creare una multiutility per lo smaltimento dei rifiuti e per il sistema idrico integrato. Scelta che contiene, tra le altre cose, il raddoppio del termovalorizzatore di Gioia Tauro. Una decisione anacronistica e fortemente sbagliata nella forma e nella sostanza”. È quanto affermato dal Sindaco f.f. di Reggio Calabria, Paolo Brunetti a margine dell’assemblea pubblica ospitata nel Comune di Gioia Tauro su iniziativa del Sindaco Alessio, per discutere delle prossime iniziative che il territorio intende promuovere sul tema della gestione del sistema dei rifiuti e per ribadire la ferma contrarietà delle comunità locali ai recenti provvedimenti assunti dal governo regionale.
Provvedimenti, ha rimarcato Brunetti, che “sono stati presi senza alcun coinvolgimento dei territori e dei comuni, anche a fronte di una precisa richiesta sottoscritta dai sindaci dell’area metropolitana, rivolta al governatore e alla Regione, di rivedere il sistema dello smaltimento dei rifiuti. Tra l’altro chiedendo l’autonomia della Città metropolitana che tanto bene ha fatto prima con il Sindaco Giuseppe Falcomatà e poi con il Sindaco facente funzioni Carmelo Versace e naturalmente con il consigliere metropolitano delegato, Salvatore Fuda. Un lavoro attento che ha consentito, nell’arco di un anno e mezzo, di riorganizzare il servizio di conferimento dei rifiuti da parte di tutti i 97 Comuni reggini. E ricordiamo ancora molto bene – ha evidenziato l’inquilino di Palazzo San giorgio – i cumuli dei rifiuti nella città di Reggio Calabria quando a gestire il servizio era ancora la Regione”.
Oggi, ha proseguito Brunetti, “ribadiamo con forza e determinazione che tale servizio debba rimanere in capo alla Città metropolitana. Gioia Tauro non può e non deve essere l’immondezzaio della Calabria intera, perché è di questo che si sta parlando. Tra l’altro tale decisione appare fortemente in controtendenza anche rispetto ai parametri dell’Unione europea che impongono ai Comuni di raggiungere il 65% di raccolta differenziata, cosa che peraltro tantissime realtà della Città metropolitana si stanno impegnando a fare. Dunque qual è il senso di proporre il raddoppio del termovalorizzatore se la direzione è e deve essere la raccolta differenziata? Ciò vuol dire non credere fino in fondo nel sistema di riciclo dei rifiuti, mirando solo ed esclusivamente a bruciare i rifiuti nella nostra regione”.
Reggio Calabria è e sarà sempre al fianco della comunità di Gioia Tauro, ha infine ribadito Brunetti, “per rivendicare il diritto di scegliere il destino del proprio territorio, cosa che non è stata permessa dalla Regione Calabria. E in un’occasione simile, che ha visto fianco al fianco tanti sindaci e amministratori del territorio metropolitano, fa sinceramente riflettere e colpisce particolarmente, il silenzio di quei consiglieri regionali che con il loro voto hanno contribuito all’approvazione di questa legge. Sono proprio loro, oggi, i grandi assenti di questa battaglia per i diritti e la salute del nostro territorio”.