Arrestata l’ex direttrice dell’ufficio postale di Caccuri, in provincia di Crotone. A eseguire, questa mattina, l’ordinanza di custodia cautelare, nonché il sequestro preventivo per equivalente di beni, emessi dal gip del Tribunale di Crotone su richiesta della Procura, i carabinieri della Compagnia di Petilia Policastro.
La donna, indagata per peculato e simulazione di reato, è stata posta ai domiciliari. L’attività di indagine ha preso il via nella mattinata del 13 novembre 2023, in seguito ad una segnalazione per rapina presso l’ufficio postale di Caccuri ed ha permesso una chiara e dettagliata ricostruzione dell’evento facendo emergere gravi indizi di colpevolezza nei confronti della direttrice stessa, la quale aveva affermato, falsamente, di essere stata vittima di rapina da parte di 4 soggetti col volto travisato e armati di fucile.
Nello specifico, la donna riferiva di aver ricevuto una chiamata sull’utenza fissa in uso all’ufficio postale e di aver sentito un uomo, con accento del posto che, dopo aver minacciato lei e la sua famiglia, le ordinava di recuperare tutti i soldi presenti all’interno della cassaforte, di inserirli in una busta e di portarli all’esterno dell’edificio per poi rientrare. I militari, coordinati dalla Procura della Repubblica di Crotone, hanno quindi dato il via ai primi accertamenti, ascoltando la versione della direttrice e acquisendo i sistemi di videosorveglianza sia dell’ufficio postale che delle abitazioni vicine.
Da subito la versione fornita dalla donna appariva ambigua e poco credibile. A tradirla, è stata la sua dichiarazione riguardante la chiamata ricevuta sul telefono fisso in uso all’ufficio postale da parte di uno dei 4 rapinatori.
Dall’analisi dei tabulati è, infatti, emerso che, nella fascia oraria indicata dalla donna, l’unica chiamata in entrata sull’utenza dell’ufficio è stata quella di un’anziana signora che chiedeva informazioni in merito al pagamento di una bolletta, situazione confermata ai militari dalla signora stessa. Ed ancora, i militari hanno poi eseguito ulteriori sopralluoghi nell’edificio dell’ufficio postale, accertando che non avrebbe in alcun modo potuto vedere gli uomini all’esterno dell’ufficio, come da lei dichiarato in sede di denuncia, né tantomeno notare i fucili imbracciati dai rapinatori.
Fondamentale è stata anche l’analisi dei sistemi di videosorveglianza dell’ufficio postale, che hanno permesso di individuare l’ingresso di una donna nell’edificio proprio negli stessi minuti in cui si sarebbe consumato l’evento delittuoso; la donna, sentita dai carabinieri, ha dichiarato di non aver visto alcun soggetto travisato all’esterno dell’ufficio né tantomeno di aver notato atteggiamenti strani da parte della direttrice, la quale – proprio negli istanti in cui stava parlando con la signora – avrebbe dovuto ricevere la chiamata da parte del rapinatore.
“In riferimento alla vicenda che ha coinvolto l’ufficio postale di Caccuri – riferisce Poste italiane in una nota – si precisa che la direttrice dell’ufficio è stata immediatamente sospesa dal servizio”.
“Poste Italiane, fin da subito – si aggiunge – ha messo a disposizione delle forze dell’ordine tutti gli elementi utili alle indagini per fare luce su quanto accaduto”.