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Sequestro da 180mila euro al clan Arena

Nella mattinata odierna, i militari del Servizio Centrale I.C.O. e del Comando
Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro, con la collaborazione del Comando
Provinciale di Crotone, stanno dando esecuzione al Decreto di sequestro emesso dal
Tribunale di Catanzaro – Sezione per l’applicazione delle Misure di Prevenzione, su
richiesta della Procura di Catanzaro – Direzione Distrettuale Antimafia, con cui è stato
disposto il sequestro delle quote di partecipazione relative a 2 società ed il patrimonio
aziendale di una di esse, 1 impresa individuale con relativo patrimonio aziendale
(costituito da 1 motonave) nonché 1 polizza vita, per un valore complessivo di oltre
180 mila euro, riconducibili ad un soggetto intraneo al gruppo mafioso “ARENA”, e che
rientrerebbe nella categoria dei soggetti connotati da “pericolosità qualificata”, come
previsto dal Decreto Legislativo n. 159/2011, in quanto indiziato di appartenere
all’associazione di cui all’articolo 416-bis c.p..

Ciò in considerazione del suo coinvolgimento nel procedimento penale
convenzionalmente denominato “Jonny”, che ha riguardato la citata organizzazione
operante ad Isola Capo Rizzuto (KR) nel periodo compreso tra il 2002 ed il 2019, nel
quale è stato condannato, in via definitiva, per il reato di partecipazione ad
associazione mafiosa.

La predetta operazione di polizia aveva ricostruito come le cosche crotonesi, in
passato in conflitto tra loro, fossero addivenute ad una “pax mafiosa” per spartirsi le
ingenti somme di denaro pubblico destinato all’accoglienza dei migranti attraverso le
forniture, documentate anche con fatturazioni di comodo, al Centro Accoglienza
“Sant’Anna” di Isola di Capo Rizzuto (KR). Dalle indagini compiute, peraltro, era
emerso che il sodalizio aveva acquisito e mantenuto una “posizione dominante” nel
settore della raccolta delle scommesse on-line, esercitata con modalità totalmente
illecite, nonché del noleggio degli apparecchi per il gioco on-line.

Si tratta di provvedimento di natura cautelare, adottato ex art. 20 d.lgs. n. 159/2011,
dal Tribunale di Catanzaro – Seconda Sezione Penale – Ufficio Misure di Prevenzione
nell’ambito del procedimento di prevenzione, sulla base delle articolate indagini
economico – patrimoniali coordinate dalla Procura della Repubblica di Catanzaro –
D.D.A. ed eseguite dagli specialisti della Sezione Misure di Prevenzione – Gruppo
Investigazione Criminalità Organizzata (G.I.C.O.) del Nucleo di Polizia EconomicoFinanziaria Catanzaro e del Servizio Centrale I.C.O., con riguardo alla posizione
reddituale del destinatario, e dei familiari, volte a verificare la effettiva disponibilità, la
provenienza dei beni e la sproporzione del relativo valore rispetto ai redditi dichiarati e
all’attività lavorativa.
Il provvedimento è stato disposto in via anticipata, in attesa del contraddittorio che avrà
luogo dinanzi al Tribunale di Catanzaro – Sezione per l’applicazione delle Misure di
Prevenzione nel procedimento di prevenzione, volto alla verifica della sussistenza dei
presupposti per la confisca dei beni, che è ancora in corso.

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