Non sara’ il fondo di garanzia per le vittime della strada e del mare a risarcire i familiari dei 94 migranti morti nel naufraggio avvenuto a Steccato di Cutro il 26 febbraio scorso ne’ i superstiti di quella tragedia.
Il Tribunale di Crotone ha accolto la richiesta di estromissione dal processo che era stata avanzata dagli avvocati di Consap, societa’ partecipata dal ministero dell’Economia, presso cui e’ costituito il fondo. Il collegio penale, presieduto dal giudice Edoardo D’Ambrosio, ha infatti ritenuto sussistente la lesione del diritto di difesa che gli avvocati dello studio Coppi, subentrato allo studio dell’avvocato Giulia Bongiorno nella rappresentanza della Consap, avevano sostenuto ad inizio udienza per la mancata presenza della parte all’incidente probatorio tenuto nei mesi scorsi.
A far fronte ai risarcimenti, pertanto, saranno soltanto, in caso di condanna, i presunti scafisti alla sbarra. Che dovranno risacire eventualmente anche la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il ministero dell’Interno cosi’ come la Regione Calabria, oggi tutti ammessi dal Tribunale come parti offese nel processo. Boverno e Regione hanno chiesto rispettivamente un milione di euro e 500 mila euro di risarcimento.