Parole che catturano, dette con sentimento e passione. Ha impiegato pochi attimi Monsignor Serafino Parisi vescovo di Lamezia Terme anche se a Crotone è più noto come Don Serafino per accaparrarsi l’attenzione. Una platea interessata lo ha seguito nei suoi ragionamenti, ma più di ogni altra cosa lo ha stimolato e pungolato curiosa di saperne di più chiedendo ad un uomo di fede perché certe cose accadano con troppa frequenza. All’istituto Mario Ciliberto di Crotone si è parlato di violenza di genere, uno dei percorsi attivati dalla scuola all’interno del Piano triennale dell’offerta formativa. Le docenti Giuseppina Conci e Antonella Grotteria, pienamente appoggiate dal dirigente scolastico Girolamo Arcuri sempre sensibile a certe tematiche e pronto dare sempre maggiori stimoli ai propri studenti, hanno organizzato l’incontro che ha lasciato tutti pienamente soddisfatti, ma più di ogni altra cosa ha arricchito i partecipanti. Una nutrita selezione degli studenti delle classi del terzo, quarto e quinto anno ha ascoltato con piacere ed interesse le parole del vescovo, che intrise di fede, sono state insegnamenti di vita. Con la sua riflessione Monsignor Parisi ha aperto scenari nuovi, inediti per giovani studenti abituati alle notizie veloci. Una riflessione più lenta e approfondita gli ha fatto capire che non tutto è per come appare e che i deboli non sono quelli che subiscono la violenza, ma i deboli sono quelli che la dispensano con trappa facilità: “Il male non è altro che la conseguenza di alcune scelte e di alcuni atteggiamenti. È il risultato di una vita vissuta in un contesto umano che di umano ha molto poco. Si sa che il contesto influisce sulla costruzione della persona e sul suo modo di essere, di pensare e di agire” ha detto il vescovo catturando l’attenzione degli studenti. Parole forti che hanno segnato chi le ha ascoltate con cuore aperto, ma è certo che hanno toccato anche gli animi apparentemente poco sensibili a tali tematiche.
“Dietro un’aggressione c’è sempre una sconfitta” è stato un altro passaggio cruciale che ha attirato l’attenzione e la curiosità degli studenti. Ha saputo toccare i tasti giusti il vescovo di Lamezia: “Vi auguro di non sperimentare mai la gelosia, o almeno nella sua forma patologica, quella capace di distruggere un rapporto. Il geloso patologico è quello che si sente inadeguato e cerca la sicurezza cercando di dominare l’altro”.
Dopo il suo intervento si è sottoposto molto volentieri alle tante domande che poi sono affiorate alle labbra degli studenti, ha dato la sua chiave di lettura e con le sue risposte ha soddisfatto le curiosità chiudendo di fatti una giornata che segnerà il percorso di crescita degli studenti del Ciliberto.