Si ritorna a scavare sul colle di Santa Gada, l’area archeologica del comune di Laino Borgo che ha già riservato ai ricercatori grandi meraviglie. Dal 9 giugno infatti è iniziata la sesta campagna di scavi archeologici a cura del Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne dell’Università degli studi di Messina, sotto la direzione del professor Fabrizio Mollo. L’attività di ricerca si protrarrà fino al 5 luglio 2025.
Dopo le indagini del 2019-2024, lo scavo, effettuato in regime di concessione ministeriale (decreto 258/2025), grazie alla collaborazione della Sabap Cosenza, nella persona della dottoressa Mariangela Barbato e del Soprintendente dottoressa Paola Aurino, interessa la parte più meridionale dell’ampio pianoro di Santa Gada. Ad oggi l’area di quasi 50 ettari e con la presenza di materiali e strutture in tutti i pianori ne fanno il più importante insediamento abitativo della valle del Lao-Mercure.
Le stratigrafie restituiscono anche la presenza di materiale di epoca arcaica (VI-V sec. a.C.), riferibili a forme insediative ancora da definire nel dettaglio. Lo scavo dello scorso anno aveva messo in evidenza un luogo di culto dedicato ad Artemide, in vita tra VI e III sec. a.C.
Quest’anno le ricerche si concentreranno in un’area centrale del pianoro, a ridosso del luogo di culto, dove presumibilmente è un settore pubblico del centro. Intorno al sito, è stato indagato per la prima volta un settore della necropoli di epoca ellenistica, con tombe a cassa e cappuccina e ricchi e articolati corredi funerari. La ricerca rappresenta uno splendido esempio di collaborazione tra Enti. A sostenere le attività è il comune di Laino Borgo con il sindaco Mariangelina Russo sempre attento e presente agli scavi, e l’amministrazione tutta ad offrire supporto, logistica e ospitalità alla missione di ricercatori dell’Università di Messina, che quest’anno ha portato un gruppo nutrito di 40 ricercatori.
I lavori sono stati realizzati grazie al sostegno finanziario del Parco Nazionale del Pollino e del RUP Luigi Bloise. I veri protagonisti della missione sono le decine di ragazzi partecipanti, anche quest’anno coordinati dal professor Marco Sfacteria, con la collaborazione della dottoressa Valentina Casella. Alla missione quest’anno partecipano anche una decina di giovani archeologi dell’Università di Copenaghen.
Le ricerche stanno definendo una grande e articolata realtà archeologica a Santa Gada, ormai importantissima non soltanto per la valle del Lao-Mercure, ma per tutta la Calabria. L’imminente progettazione per la realizzazione del Parco Archeologico e del Museo di Laino Borgo, grazie al cospicuo finanziamento (quasi 5 milioni di euro) della Regione Calabria e del Presidente Roberto Occhiuto, offrirà un’occasione concreta di sviluppo al sito e a tutta l’area.
«E’ sempre con grande emozione – ha commentato il sindaco, Mariangelina Russo – che ci accingiamo ad accompagnare i ricercatori in questa nuova esperienza di scavo a Santa Gada. Ormai siamo stati abituati a sorprese e grandi scoperte e speriamo di registrare grandi risultati anche in questa estate. Vivere questi giorni vedendo l’entusiasmo degli archeologi, l’attenzione del mondo culturale verso il nostro sito, le prospettive che ci vedono impegnati alla realizzazione del parco e del museo archeologico sono davvero uno stimolo che ci proietta verso una dimensione internazionale di Santa Gada e ci ripaga dei sacrifici fatti per continuare caparbiamente a voler approfondire la nostra storia».