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De Bartolo (IDM): “Regione discuta di emergenza povertà, anziché di Città Unica”

“In questi ultimi giorni sono stati pubblicati due importanti rapporti: il Rapporto Eurostat sulle regioni a rischio di esclusione sociale e quello di Actionaid sulla povertà alimentare. Questi due Report ancora una volta sottolineano  che la Calabria è sempre collocata agli ultimi posti, sia per povertà ed esclusione sociale che per povertà alimentare. Ovviamente tutto questo non costituisce, purtroppo, una novità perché già da tempo l’Istat, attraverso il Rapporto annuale sulla povertà e sull’esclusione sociale, segnalava il dato allarmante per la nostra Regione. E il quadro che la statistica ufficiale ci restituisce è peraltro parziale, perché la realtà è in verità ancora più grave, in quanto le statistiche ufficiali non colgono nemmeno appieno l’incidenza che hanno su questi fenomeni, per esempio, le persone emarginate, i tossicodipendenti, i senza tetto ecc. La Calabria insomma continua, purtroppo, a collocarsi sempre agli ultimi posti per povertà e nell’ambito europeo è addirittura la peggiore. Ma il dato che più ci deve preoccupare e far riflettere non è tanto il livello del fenomeno che è ben noto e consolidato, quanto l’aumento continuo che si registra soprattutto negli ultimi anni. Questa è la vera e drammatica novità. Se poi consideriamo i dati di Actionaid sulla deprivazione alimentare il quadro sconfortante che emerge dai dati Eurostat non cambia, perché è sempre la Calabria ad avere il più alto tasso di deprivazione alimentare e/o sociale, seguita da Campania e Sicilia. E allora, come Italia del Meridione, ci chiediamo se rispetto a queste questioni ci sia una reale consapevolezza della portata del fenomeno. Al Presidente Occhiuto e al  Consiglio regionale tutto, chiediamo che questa questione venga assunta realmente come una vera priorità per la politica calabrese. C’è bisogno di fare una seria riflessione al riguardo, essendo però poi anche conseguenti nelle azioni. Vorremmo sapere, per esempio, quali strumenti il consiglio regionale della Calabria ha attivato per arrestare quello che appare come un trend allarmante e addirittura in crescita,soprattutto negli ultimi anni. Senza voler essere populisti, ma insomma è possibile che la massima assise regionale e le forze politiche di destra e di sinistra oggi parlino solo e soltanto di estinguere tre comunità e cioè Cosenza, Rende e Castrolibero, istituendo a tale scopo referendum farlocchi e non assumano invece la questione della povertà e della deprivazione alimentare come vera questione su cui profondere tutte le energie positive di cui si dispone ?  Possibile che la città unica rappresenta oggi la vera  emergenza della classe dirigente tutta ? Si convochi un Consiglio regionale aperto, allora e si discuta dell’emergenza povertà, che i dati Eurostat e Actionaid ci dicono essere una drammatica realtà. Si discuta su cosa fino  a oggi è stato fatto, quali progetti sono stati implementati, quali obiettivi si prefiggevano questi progetti e soprattutto cosa si intenda fare da qui alla fine della legislatura. Ci rendiamo conto, però, che forse chiedere questo è chiedere troppo, dal momento che oggi si preferisce pensare piuttosto a fusioni fra Comuni che non stanno ne’ in cielo e ne’ in terra, a leggi omnnibus e a referendum consultivi, che invece di dare potere ai cittadini glielo tolgono comprimendo sempre di più la democrazia e la libertà di scelta e di autodeterminazione delle popolazioni”. Lo afferma in una nota il Segretario regionale Idm, Emilio De Bartolo.
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