Nel Consiglio comunale dello scorso 27 dicembre è stato approvato il bilancio preventivo del Comune di San Giovanni in Fiore 2024-2026. «Siamo tra i primi Comuni italiani a farlo», ha detto nel suo intervento la sindaca Rosaria Succurro, che, dopo aver ricordato la figura del medico sangiovannese Biagio Guzzo, ha ringraziato gli uffici municipali, i consiglieri di maggioranza e opposizione, la propria giunta e il pubblico, porgendo a tutti gli auguri di buon 2024.
«Rispetto a questo bilancio, i revisori dei conti – ha precisato la sindaca – hanno dato parere positivo. Dunque, possiamo mettere da parte le dicerie messe in circolo da qualche consigliere di opposizione. I soldi riusciamo a gestirli grazie a una forte capacità di averli intercettati e di saperli spendere». «Riguardo alla sanità, abbiamo ottenuto – ha proseguito la sindaca – un consistente potenziamento dell’organico dell’ospedale e del Territorio. Ringrazio i medici e le altre figure professionali per il lavoro che svolgono per tutti noi. È stato attivato il mammografo digitale di ultima generazione, c’è una chirurga che ha eseguito tantissimi piccoli ma importanti interventi e abbiamo avuto un finanziamento di sei milioni di euro per la ristrutturazione dell’ospedale cittadino, con i lavori già iniziati. Abbiamo ottenuto un’utilissima convenzione con i radiologi dell’Asp di Crotone e garantito il medico dello sport, l’urologo, il geriatra, l’ortopedico, il cardiologo, l’endrocrinologo, il dermatologo, due ulteriori fisioterapisti e il neuropsichiatra infantile. Abbiamo fatto ridurre le code al Cup e il nostro ospedale è stato inserito nella rete universitaria dell’Unical. Ciò non ci appaga, però, perché vogliamo altri risultati e lavoriamo per raggiungerli. Non dimentichiamo, poi, che ora il Pronto soccorso lavora a regime grazie all’arrivo di altri medici. Tra l’altro, vanno avanti gli screening oncologici». «A noi – ha rimarcato Succurro – piace parlare con i fatti. In quanto alle centinaia di precari della Legge 15, abbiamo promosso un Tavolo tra Regione, Comuni, Arsac, sindacati e lavoratori, molti dei quali sono passati a Calabria Verde. Chi, su base volontaria, ha invece deciso di non passarci, rimane nello status in cui si trova, fermo restando che il finanziamento regionale è storicizzato. Oltre ad aver stabilizzato oltre 100 unità di personale provenienti dal bacino storico degli Lsu-Lpu, abbiamo dato 200 nuovi posti di lavoro in ambito sociale. Ancora, abbiamo fatto sei assunzioni nella Polizia municipale, reclutato otto assistenti sociali e ottenuto 30 milioni di euro per nuove opere pubbliche, che già si vedono in città». Infine, la sindaca di San Giovanni in Fiore ha illustrato il lavoro svolto dalla sua amministrazione per le scuole, le strade, il decoro urbano, l’efficientamento energetico di diversi edifici pubblici, la rigenerazione urbana, l’edilizia sociale, la cultura, lo sviluppo turistico e il miglioramento della rete idrica, servito – ha puntualizzato Succurro – «a evitare la mancanza d’acqua nelle ultime due estati».