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Cosenza, dissesto e crisi amministrativa: gli iscritti del PD chiedono assemblea

“Tornano a chiedere un’assemblea di circolo gli iscritti del PD che avevano già costretto la segretaria cittadina ad aprire il dibattito del partito sull’area urbana.

Questa volta vogliono discutere delle condizioni dell’amministrazione bruzia, in cui sembra essersi aperta una crisi amministrativa sulla materia di bilancio.

I richiedenti ricordano – si legge in una nota diramata da Giacomo Mancini, Saverio Carlo Greco, Sergio De Simone, Giulio Palma – i tanti avvisi manifestati in questi anni circa l’impreparazione della compagine Caruso-De Cicco sulla materia di bilancio. 
Richiamano le parole da ultimo messe nero su bianco dal Collegio dei Revisori, sullo squilibrio patologico dell’Ente e sulla situazione disastrosa dell’Amaco. 
Secondo loro, in pratica, due anni di amministrazione Caruso-De Cicco sono passati invano per il risanamento dell’Ente, con l’effetto che il comune versa in una condizione di perenne dissesto e non riesce nemmeno ad approvare il Bilancio preventivo 2023 nei termini di legge, con grave pregiudizio per i servizi essenziali e disagio per i cittadini, costretti a pagare le imposte comunali alle aliquote massime e le tariffe per i servizi a livelli sproporzionati alla qualità dei servizi. 
E cosa fa l’amministrazione in tutto ciò? 
Approva un piano di risanamento sbagliando il riferimento normativo per i comuni dissestati, buscandosi la sonora bocciatura della Corte dei Conti. Proprio loro che avevano promesso di portare le carte delle precedenti amministrazioni alla Procura della Repubblica. 
 
I firmatari si chiedono quindi come si possa immaginare, dopo due anni in cui si è maturato un tale disastro amministrativo (in pratica l’Ente è esattamente al punto di partenza di avvio consiliatura), di procedere ad un rimpasto per sostituire l’assessore al bilancio.


Secondo loro, quello che abbiamo di fronte sembra piuttosto il fallimento di questa compagine amministrativa e richiederebbe un azzeramento programmatico e organigrammatico dell’intero Ente (che coinvolga giunta, strutture e dirigenza) per una ripartenza che, peraltro, deve avvenire in tempi rapidi e con uomini e idee utili a riconquistare posizioni in tempo utile per le prossime elezioni europee.

Ritengono – concludono – che sarebbe invece ulteriormente dannoso per il partito se si cercassero inutili equilibri alchemici tra le varie personalità impegnate a gestire il potere comunale, tentando di mettere d’accordo i più recalcitranti con operazioni di rimpasto di bassa lega.

Per tali ragioni viene richiesta un’assemblea del circolo cittadino del PD”.

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