“Sono felicissimo di questa assoluzione. C’è voluto molto tempo e l’attesa perché si definisse la mia posizione sul piano giudiziario non e’ stata facile. La sentenza di oggi rappresenta un messaggio importante non solo per me ma anche per tutte le persone che si trovano nelle mie stesse condizioni”. Lo ha detto Cristian Filippo, il 26enne affetto da fibromialgia assolto dal giudice monocratico di Paola dall’accusa di coltivazione e detenzione illegale a fine di spaccio di sostanze stupefacenti contestatagli dopo che in casa gli era stata trovata marijuana che in realtà gli serviva per curare la sua patologia.
“La mia è stata una necessità”, ha aggiunto Filippo nella dichiarazione, diffusa da “Meglio Legale”, l’associazione che lo ha assistito nella sua vicenda giudiziaria. “Ho dovuto sopperire – ha detto ancora il giovane – ad una mancanza e l’ho voluto fare senza andare nelle piazze di spaccio. Speriamo che in Italia altri non si trovino nella mia situazione perché dal giorno del mio arresto ho vissuto tre anni d’inferno”. “Va sottolineato il fatto che la Calabria – afferma in una nota Meglio legale – è, insieme a Molise e Valle d’Aosta, una delle tre regioni italiane che non hanno un decreto per recepire le direttive del Ministero della Salute che prevedono la possibilità di curarsi con questo tipo di terapia”.