Il segretario generale della Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo, Enzo Scalese, esprime “il più sentito cordoglio e la nostra profonda solidarietà alla famiglia di Francesco Stella, l’operaio tragicamente deceduto nel Lametino a causa di una caduta da un’impalcatura nella zona industriale di San Pietro Lametino”.
“La sua morte, la prima di questo nuovo anno, ci addolora profondamente e ci riporta con forza alla realtà di una piaga che continua a mietere vittime in tutta Italia: le morti sul lavoro”, afferma Scalese, sottolineando il drammatico impatto che questo ennesimo incidente ha su tutta la comunità e sulla coscienza collettiva.
“Le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel suo messaggio di fine anno, sono estremamente chiare e condivisibili. Le morti sul lavoro non possono più essere considerate una normale fatalità, ma devono essere combattute con determinazione. Il nostro Paese – prosegue Scalese nella sua nota – non può più permettersi di assistere a queste tragedie. La sicurezza sul lavoro non è un costo, ma un diritto fondamentale di ogni lavoratore. La vita umana non ha prezzo, e non possiamo più ignorare la necessità di un cambiamento radicale nelle politiche di prevenzione e controllo, che devono essere al centro dell’agenda politica e sociale”.
“Condividiamo pienamente la posizione del Prefetto di Catanzaro, Castrese De Rosa. È fondamentale che tutto il territorio, nelle sue diverse articolazioni, faccia squadra per un ‘Patto di Comunità’ che metta al centro la formazione e i controlli congiunti e coordinati, coinvolgendo tutte le istituzioni e le forze sociali. La lotta per la sicurezza sul lavoro deve essere collettiva, e solo con un impegno sinergico e costante potremo garantire condizioni di lavoro sicure e fermare questo drammatico fenomeno che non può più essere definito una fatalità. È tempo di una presa di coscienza coraggiosa e concreta: la sicurezza sul luogo di lavoro è un diritto inviolabile”, conclude Enzo Scalese.