“Ci sono dolori che non possono spegnersi, che il tempo non cancella e che si ripresentano ogni volta puntuali, vivi e intensi. Ci sono fatti e circostanze che segnano per sempre la comunità e chi, quei fatti e quelle circostanze, ha vissuto direttamente o indirettamente, guardando negli occhi la tragedia. Soverato, Catanzaro, il nostro tratto di costa jonica, la gente che ci vive, non dimenticheranno mai quel dieci settembre del 2000. Mai potremo dimenticare i tredici morti del camping Le Giare, le dodici bare – perché un corpo non è stato mai più recuperato – gli amici che non ci sono più e quelli che insieme a tanti altri volontari si sono sfiancati per ore spalando il fango, scavando a mani nude, per strappare una speranza alla distruzione e al disastro. Questa sera tutto questo sarà testimoniato nella fiaccolata che attraverserà il centro storico di Catanzaro, promossa dall’Unitalsi, dall’Arcidiocesi e dall’Amministrazione comunale. Sarà reso l’omaggio composto che si deve alla memoria di quei morti. E il dolore si ripresenterà puntuale e vivo, reso ancora più acuto dalla consapevolezza che le lacrime non potranno colmare né il vuoto lasciato dalle perdite, né quello provocato da una giustizia negata a chi desiderava la serenità di una semplice vacanza ma venne inghiottito da un buco nero su cui nessuno ha saputo fare luce”. Lo afferma in una nota Gianmichele Bosco, presidente del Consiglio Comunale di Catanzaro.
24 anni fa la strage del camping Le Giare: dolore ancora vivo per Bosco
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