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Tumore del colon-retto emergenza nel periodo post-pandemico: la prevenzione è essenziale. Se ne discusso nel convegno organizzato all’Università “Magna Graecia” di Catanzaro dal Professor Ludovico Montebianco Abenavoli

L’analisi degli aspetti relativi allo screening del cancro del colon-retto nella popolazione generale e le nuove frontiere diagnostiche, anche attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale, sono alcuni degli argomenti al centro dell’importante evento scientifico sul tema “Screening del Cancro Colon-Retto: Nuovi Scenari per una Prevenzione Efficace”, che si è svolto venerdì 31 maggio nell’Auditorium del Campus “Salvatore Venuta”, all’Università “Magna Graecia” di Catanzaro.

Il convegno – organizzato nell’ambito delle attività della Scuola di Specializzazione in Malattie dell’Apparato Digerente, è stato curato dal Professor Ludovico Montebianco Abenavoli, responsabile scientifico dell’evento – ha visto la partecipazione di esperti a livello nazionale. Tra i saluti istituzionali, prima dell’avvio dei lavori, quello del magnifico rettore dell’Università Magna Graecia, Professor Giovanni Cuda.

“Il tumore del colon-retto è un’emergenza nel periodo post-pandemico. È il primo tumore a livello mondiale con un’elevata incidenza e prevalenza. In Italia, ogni anno, vengono diagnosticate 50.000 nuovi casi, con un rapporto di 1:1 tra uomini e donne – ha spiegato il Professor Montebianco Abenavoli -. In Calabria, 270.000 persone dovrebbero essere screenate per il cancro al colon-retto, per familiarità e per età. Tuttavia, solo il 6% di questa popolazione ha effettivamente effettuato lo screening”

La prevenzione è essenziale non solo per una corretta diagnosi, ma anche per un eventuale trattamento tempestivo ed efficace. “Se la diagnosi e il trattamento sono precoci, le possibilità di sopravvivenza aumentano notevolmente. È quindi fondamentale promuovere e incentivare lo screening, che in prima battuta consiste in un semplice esame delle feci per la ricerca del sangue occulto – ha detto ancora il Professor Montebianco Abenavoli – Per raggiungere questi obiettivi, è necessario un piano ben strutturato. Occorre un’organizzazione efficace, una cabina di regia e un progetto che, partendo dalla regione, coinvolga i centri dedicati allo screening. Il test per il sangue occulto fecale è semplice, non invasivo e di facile esecuzione. In caso di positività, consente di proseguire con l’iter diagnostico”.

“Procedere in questa direzione è quindi di fondamentale importanza per migliorare la prevenzione e la gestione del tumore del colon-retto”, ha concluso il Professor Ludovico Montebianco Abenavoli.

L’evento ha avuto il patrocinio della Scuola di Medicina e del Dipartimento Scienze della Salute dell’Università “Magna Graecia” dell’Ordine dei Medici, Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Catanzaro, della SIGE – Società italiana di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva, oltre che della Regione Calabria, del Comune di Catanzaro e della Provincia di Catanzaro.

La segreteria organizzativa è stata dell’Agenzia Present&Future.

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Articolo SuccessivoGiornata Mondiale senza Tabacco. Il fumo di tabacco è una delle principali cause di morte prevenibile nel mondo. Per questa ragione, il 31 maggio, si celebra la Giornata mondiale senza tabacco, una ricorrenza annuale che punta non solo a rimarcare i rischi del consumo di sigarette, ma anche e soprattutto a incentivare la popolazione a smettere di fumare. ” Il danno da fumo diretto – afferma Giulia Audino, direttore del SerD della provincia di Catanzaro – è responsabile di 8 milioni di morti all’anno; l’esposizione al fumo passivo causa 1 milione di decessi annui. Il fumo da tabacco è responsabile del 71% delle neoplasie polmonari, del 42% delle BPCO (broncopneumopatie croniche ostruttive) e del 36% delle altre patologie a carico dell’apparato respiratorio. Il danno è correlabile con la dose di esposizione e la durata del fumo, ed è un danno di tipo cumulativo. Ma non sono solo i fumatori a soffrire: anche chi sta vicino è esposto a gravi rischi attraverso il fumo passivo, soprattutto i bambini che possono contrarre più facilmente bronchioliti, polmoniti e altre infezioni respiratorie.”. Il SerD di Catanzaro ha promosso una giornata di sensibilizzazione, in collaborazione con il servizio Unità di Strada Cooperativa Zarapoti, accreditato dalla Regione Calabria. “In realtà non ci limitiamo ad un solo giorno – spiega Ampelio Anfosso, presidente della Zarapoti – Noi svolgiamo tutto l’anno questo tipo di attività, lavorando in sinergia con il Servizio per le Dipendenze. Per questa occasione, abbiamo realizzato un’attività itinerante e, con la nostra Unità di Strada, siamo stati prima presso la sede del SerD di Catanzaro, successivamente in Piazza Matteotti e poi al Parco della Biodiversità. Abbiamo somministrato questionari, chiesto le abitudini degli utenti, informando sui danni provocati dal fumo. Tutto ciò per far acquisire una maggiore conoscenza e, quindi, consapevolezza del male che possiamo farci. Quello che allarma è la sempre maggiore diffusione tra i giovani delle sigarette elettroniche che possono essere addirittura più nocive del tradizionale tabacco e il loro utilizzo in età adolescenziale influenza notevolmente il comportamento in età adulta.” “Il fumo – sottolinea Giulia Audino – fa male anche alla salute del nostro pianeta. I cartoni e i pacchetti di sigarette venduti nel mondo producono 2.000.000 di tonnellate di rifiuti, tra carta, inchiostro, cellophane, colla e alluminio. I device delle sigarette elettroniche e dei prodotti del tabacco riscaldato contengono materiali dannosi all’ambiente e non biodegradabili.” “Smettere di fumare non è impossibile – aggiunge Audino – Nella provincia di Catanzaro abbiamo tre ambulatori dedicati alla dipendenza da tabacco. I maggiori interventi li riscontriamo su due fasce d’età specifiche: dai 30 ai 45 anni e dai 50 ai 65 anni. Come specifica il Ministero della Salute, il 90% degli ex fumatori ha interrotto il consumo di tabacco senza bisogno di aiuto, provando in media 6 volte. Ovviamente, maggiore è il supporto che si riceve, più è alta la probabilità di smettere in modo definitivo. Noi lavoriamo molto con la terapia motivazionale, il sostegno psicologico, consegnando ad ogni assistito il diario del fumatore che viene discusso settimanalmente, annotando le abitudini e i progressi e, poi, il supporto farmacologico, quando necessario. E’ un percorso importante per il proprio benessere e noi siamo felici quando aiutiamo le persone a non mandare in fumo la propria vita. Smettere di fumare è un passo fondamentale per vivere più a lungo e in salute”
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