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XX Festival d’autunno, Loredana Bertè fa il pieno a Soverato: concerto travolgente sul lungomare cittadino

È  iniziato con un calorosissimo “Ciao Soverato!”, ieri sera, il concerto sold out di Loredana Bertè che ha aperto in maniera straordinaria il ventesimo Festival d’autunno. Non si poteva immaginare un taglio del nastro migliore: l’arena del Lungomare di Soverato ha accolto la cantante originaria di Bagnara Calabra con una marea di gente e un pubblico festante proveniente da tutta Italia che ha reso la serata ancora più magica. Lei, Loredana, ha regalato ai presenti i suoi brani più famosi, affiancandoli a quelli del suo ultimo album “Manifesto” che dà anche il titolo al tour, interagendo con il pubblico, emozionando ed emozionandosi.

Ad aprire le danze sono state “Dark lady” e “Amici non ne ho”, prima che la scaletta prendesse il largo con “Il mare d’inverno” e “Non ti dico no”: come è facile immaginare i tanti fan presenti e il parterre tutto, sono letteralmente esplosi. Un entusiasmo contagioso che è proseguito sui brani più amati come “Cosa ti aspetti da me”, che Bertè presentò a Sanremo 2019, risultando con le tre standing ovation ottenute quell’anno, la vincitrice morale del festival.

C’è stato poi spazio anche per un personalissimo ricordo della sorella Mia Martini con “Luna”, proseguito con “E non finisce mica il cielo” intonato da un’eccezionale Aida Cooper – non una semplice corista, ma una compagna di viaggio in musica, per Bertè -, che ha commosso anche la protagonista della serata raccolta in ascolto ad occhi chiusi sulla panchina posta sul palco. Insieme alla Cooper – che ha pure salutato i giallorossi con un  «Forza Aquile» – c’era Annastella Camporeale, alla quale Loredana ha interamente affidato “E la luna bussò”, mentre lei si cimentava dal palco in una ripresa della band e del pubblico che per tutto il concerto ha partecipato attivamente,  arrivando finanche a intonare gran parte della famosa “Sei bellissima”, che ha profondamente commosso Loredana. L’interazione continua tra pubblico e artista che per tutto il concerto ha partecipato attivamente ha reso il concerto unico e indimenticabile. In chiusura, infine, Loredana Bertè, dopo le presentazioni della sua band – Ivano Zanotti alla batteria, Stefano Cerisoli e Marco Grasselli alle chitarre, Alberto Linari alle tastiere, Pierluigi Mingotti al basso, oltre alle già citate Aida Cooper e Annastella Camporeale -, ha salutato i presenti con un omaggio alla sua terra e a uno dei suoi artisti più amati, Rino Gaetano con “Il cielo è sempre più blu”, scatenando una standing ovation. 

«Non poteva esserci partenza migliore – ha affermato il direttore artistico del Festival d’autunno, Antonietta Santacroce -. Ho voluto che Loredana Bertè tenesse a battesimo la ventesima edizione del Festival d’autunno proprio perché è una calabrese doc, determinata e grintosa oltre che una rocker conosciuta in tutta Europ. Il suo travolgente concerto è stato il primo proposto da un tris di donne straordinarie, che comprende  anche Patty Pravo (22 agosto) e Carmen Consoli (29 settembre) per omaggiare con stili diversi la grande musica italiana».

Il Festival d’autunno – realizzato con il supporto di Mic, Por Calabria Fesr Fse, Calabria Straordinaria, in collaborazione con Fondazione Carical e i Comuni di Catanzaro, Montauro, Soverato, Tropea e Santa Caterina – adesso entra nel vivo con una settimana intensissima, che prevede sempre a Soverato, nell’arena del Teatro comunale il concerto-omaggio alle canzoni più belle di Lucio Battisti (“Emozioni” di Gianmarco Carroccia, domenica 20) e quello della mitica Patty Pravo (Minaccia bionda, martedì 22), una straordinaria icona musicale e di stile che affiancata da un narratore d’eccezione come Pino Strabioli si racconterà e canterà i suoi più grandi successi da “Pazza idea”, “Bambola” e “Dimmi che non vuoi morire”.

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