Riceviamo e pubblichiamo:
“Mascaro, anziché amministrare e cercare di risolvere i problemi concreti dei cittadini , continua in maniera ossessiva ,dopo 7 anni e mezzo dalla sua elezione, ad addossare le sue responsabilità su chi l’ha preceduto ,a buttare fango sulla mia amministrazione mentre io non l’ho mai attaccato. Ad esempio: non ho detto una parola quando c’è stato l’aumento (legittimo) delle indennità del sindaco e degli amministratori mentre noi (con legittimità e sensibilità) le abbiamo diminuite 3 volte in 10 anni o quando fu decretato lo scioglimento del consiglio comunale e della giunta. Ogni sindaco ha il dovere di operare quotidianamente e rispondere degli atti da lui compiuti e di quelli che si devono compiere, non di fare la guerra a chi c’era prima o a chi verrà dopo se vuole rispettare l’ intelligenza dei cittadini . E deve dire la verità. Mascaro invece dice continuamente bugie. Ad esempio: la Corte dei Conti ha sentenziato che a Lamezia non c’è il dissesto . Perché Mascaro dice il contrario ? Il Consiglio di Stato ha sentenziato definitivamente lo scioglimento della sua amministrazione per infiltrazioni mafiose.Perché Mascaro continua a dire il contrario ? Si appropria di opere realizzate in precedenza ed ha scritto che noi avevamo fatto vendere la cantina sociale quando la verità è che noi l’abbiamo comprata e lui l’ha svenduta.
Ho avuto modo di ascoltare le sue parole in televisione , riferite a me ed alle altre persone impegnate nell’amministrazione da lui etichettate come “coloro che scialacquavano il denaro pubblico”. È ormai oltre ogni limite. Non era mai caduto così in basso. Sulle amministrazioni da me guidate per 10 anni mai interrotti, parlano le opere e la moralità che non si oscurano né con le calunnie né con le ” Mascar-zonate.” Lui sa di dire bugie perché ha scelto come assessori della sua giunta attuale , diverse persone che hanno avuto ruoli importanti proprio nelle amministrazioni sulle quali butta fango. E ad altri è stato chiesto di collaborare. Immagino che le parole del sindaco provochino disagio. Sono da sempre convinto che i rapporti tra chi precede e chi succede nelle istituzioni debbano avere la correttezza e lo stile della staffetta di domenica tra Draghi e Meloni. Rifiuto la cultura della rissa per rispetto dei cittadini e per il bene della comunità’. A ciò mi sono attenuto e vorrei attenermi. Il confronto dovrebbe essere elevato e riguardare i grandi temi del futuro della città. Ma non sono né ipocrita né ricattabile. Dico con chiarezza quindi che Mascaro da sempre alimenta il “venticello della calunnia”. Se parlasse e scrivesse senza furbizie da “azzecca garbugli”, pronunciando esplicitamente il mio nome e dichiarando che sono l’autore di tutte le cose terrificanti che mi attribuisce ambiguamente si potrebbe chiedere ad un Tribunale di ristabilire la verità . Un contributo di chiarezza”.
Gianni Speranza