Ha deciso di pentirsi e di collaborare con la giustizia William Alfonso Cerbo, uno dei vertici del clan catanese dei Mazzei, e ha confermato in più verbali delle ultime settimane l’esistenza, ricostruita dalle indagini della Dda di Milano e dei carabinieri del Nucleo investigativo, di “un’alleanza” tra Cosa Nostra, ‘ndrangheta e camorra, che sarebbe stata attiva tra Milano e Varese per fare “affari” e con legami anche col mandamento di Castelvetrano (Trapani), quello di Matteo Messina Denaro. La novità è emersa nella maxi udienza del procedimento “Hydra” di stamani a carico di 146 persone, davanti al gup Emanuele Mancini, nel corso della quale, come preannunciato, il procuratore Marcello Viola e i pm Alessandra Cerreti e Rosario Ferracane hanno depositato atti di nuove indagini integrative, tra cui appunto i verbali del nuovo pentito Cerbo e riscontri con intercettazioni.
Le indagini, passate anche per una decisione del gip che bocciò gran parte degli arresti poi però confermati da Riesame e Cassazione, hanno documentato un presunto “sistema mafioso lombardo”, ossia una ipotizzata “alleanza” tra “appartenenti” a Cosa nostra, ‘ndrangheta e camorra, all’ombra di Messina Denaro, morto nel settembre 2023 e che era stato arrestato a gennaio dopo oltre 30 anni di latitanza. Tra gli imputati del maxi procedimento, infatti, figura Paolo Aurelio Errante Parrino, parente del boss. A Viola e Cerreti, tra l’altro, nei mesi scorsi era anche stata rafforzata la scorta per minacce ricevute legate a queste indagini.
Udienza rinviata a novembre
E’ stata aggiornata al prossimo 4 novembre la maxi udienza a carico di 146 persone, davanti al gup di Milano Emanuele Mancini, scaturita dall’inchiesta “Hydra” dei carabinieri del Nucleo investigativo e della Dda milanese su un presunto “sistema mafioso lombardo”, una ipotizzata “alleanza” tra “appartenenti” a Cosa nostra, ‘ndrangheta e camorra e che sarebbe stata attiva tra Milano e Varese per fare “affari”. Dopo il deposito stamani in udienza di nuovi atti di indagini integrative, in particolare i verbali del pentito William Alfonso Cerbo e altri riscontri con annotazioni e intercettazioni, infatti, il giudice ha concesso “termini a difesa” ai legali per studiare quelle carte e ha rinviato il procedimento. Nella prossima udienza, da quanto si è saputo, le difese potranno sollevare eccezioni e poi il gup deciderà se acquisire quei nuovi atti.
