“La campagna d’odio orchestrata dai 100 sindaci ‘anti israeliani’ che chiedevano di interrompere le relazioni fra la Regione Calabria e lo stato di Israele sono stati garbatamente mandati a quel paese dai calabresi che hanno dimostrato maturità e indipendenza di pensiero. Hanno cavalcato l’odio antisemita alimentato da certe elites autodefinitesi progressiste per racimolare qualche voto, un’operazione a dir poco discutibile. Lucrare elettoralmente sull’odio non porta bene, l’avevo già scritto e così è stato. I 100 modesti avventurieri della politica dovrebbero dimettersi”, ha dichiarato Klaus Davi.