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Lanciano: “Evitare confusioni nella dizione di ‘Calabria Prima Italia’”

“Come ha riportato varia stampa regionale (in particolare calabrese e abruzzese) ma anche nazionale, lo scorso sabato 21 giugno 2025 in Davoli Marina (Catanzaro) ha avuto luogo una conferenza per presentare il cosiddetto “Progetto Calabria Prima Italia” a cura del locale Gruppo dei Volontari Vincenziani e della loro Biblioteca Pubblica, di cui è responsabile il prof. Aldo Marcellino. Pure dalla parte di qualcuno del pubblico, sono stati notati una qualche confusione ed un certo disorientamento sulla dizione di “Calabria Prima Italia” appartenuto già dall’aprile 1982 al giornalista ed ex bibliotecario di Badolato Domenico Lanciano, il quale ha coniato 43 anni fa tale felice trinomio, frutto di sue ricerche sul periodo storico che va dal tempo di Re Italo (il quale ha dato nome Italia 3500 anni fa alla nostra Nazione) fino all’emanazione dell’apposito decreto dell’imperatore romano Ottaviano Augusto (63 a. C. – 14 d. C.) che estendeva il nome ITALIA fino alle Alpi. Inoltre lo stesso Domenico Lanciano (proprio come “Calabria Prima Italia”) aveva svolto mercoledì 21 giugno 2023, due anni fa e proprio nel medesimo luogo di Davoli Marina (Centro Polifunzionale della Cultura), con la collaborazione della stessa associazione di Aldo Marcellino, la “Prima Festa del Nome Italia” e l’esordio del “Premio Prima Italia”. Per tale motivo la manifestazione basata sulla Calabria Prima Italia dello scorso 21 giugno non si capiva se fosse stata organizzata da Domenico Lanciano o da Aldo Marcellino che la vantava.
Al fine di evitare confusioni, fraintendimenti, disorientamenti e persino appropriazioni indebite di definizioni già ampiamente note e certificate, Domenico Lanciano propone di abbinare la dizione “Prima Italia” al luogo di appartenenza di chi intende esprimersi in tale campo e periodo storico. Cosicché il prof. Marcellino può pregiarsi, ad esempio, della dizione “Davoli Prima Italia” oppure “Calabria Prima Italia di Davoli” ma non esclusivamente di “Calabria Prima Italia” in qualsiasi modo espresso, compreso il suo sito web << www.calabriaprimaitalia.it” dei Vincenziani di Davoli cui lo stesso Domenico Lanciano e la sua Associazione culturale informale “Calabria Prima Italia” sono del tutto estranei. Da oggi in poi, per evitare imitazioni e falsità di qualsiasi genere, la dizione ufficiale dell’associazione e dell’agenzia stampa informali fondate nell’aprile 1982 da Domenico Lanciano assumeranno la dizione ufficiale “Calabria Prima Italia 1982”. L’aggiunta dell’anno di fondazione si rende necessaria e serve per evitare plagi, errori e orrori sul tema della Prima Italia che quasi nessuno conosceva finora e che adesso, in particolare dopo 43 anni di lavoro dell’associazione di Badolato, pare sia diventata di moda e persino ambìta.
Ad una simile precisazione dovrebbero pervenire tutti coloro che, specialmente nell’abruzzese borgo di Corfinio (in provincia de L’Aquila), da tempo lavorano alla maggiore conoscenza e alla promozione della loro “Prima Italia” e del nome stesso di “Italia” avvenute ed emerse in quel territorio durante la guerra sociale contro Roma tra il 91 e l’88 avanti Cristo. Domenico Lanciano si è già premurato di esortare a pervenire a tale nuova esigenza di precisazione sia la presidente della Pro Loco Angelica Luccitti, sia il presidente dell’associazione “Corfinium onlus” (nonché vice-sindaco) Francesco Di Nisio pregandoli di aderire alla dizione di “Corfinio Prima Italia” proprio per distinguersi adeguatamente. A costoro, il responsabile di “Calabria Prima Italia 1982” ha proposto di realizzare proprio a Corfinio la quarta edizione della Festa nazionale del nome ITALIA del 21 giugno 2026. Di Nisio e Luccitti si sono detti disponibili ad esaminare tale proposta in autunno, appena saranno concluse le manifestazioni estive che li tengono molto impegnati. Ricordiamo che lo scorso sabato 21 giugno 2025 il dott. Francesco Di Nisio ha partecipato, molto bene accolto, alla conferenza per un’alleanza socio-culturale sulla Prima Italia tra Corfinio e Davoli, cui è stata donata una targa e una riproduzione ingrandita della famosa moneta ITALIA conservata al Museo Archeologico del centro peligno”.

Così in una nota di Calabria Prima Italia.

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